PARIGI - La Francia cancella la parola 'razza' dalla
Costituzione: l'Assemblée Nationale - la camera bassa del
parlamento francese - ha adottato questo primo emendamento
altamente simbolico, nel quadro del progetto di revisione
costituzionale promosso dal presidente Emmanuel Macron.
Introdotto, nella carta fondamentale, anche il divieto di ogni
"distinzione di sesso" tra cittadini. Nell'articolo 1, che
definisce i valori fondamentali della Repubblica, la futura
versione emendata indica infatti che "La Francia è una
Repubblica indivisibile, laica, democratica e sociale.
Garantisce l'eguaglianza dinanzi alla legge di tutti i cittadini
senza distinzione di sesso, di origine o di religione".
Rispetto alla precedente versione, ancora in vigore fino al
definitivo ok della riforma costituzionale, è stata dunque
aggiunta la dicitura "distinzione di sesso" e rimossa invece la
parola "razza"', inclusa tra "origine" e "religione". Un
provvedimento che ha unito la stragrande maggioranza dei gruppi
politici.
La parola "razza" fu introdotta nella Costituzione francese
del 1946, proprio con l'obiettivo di respingere le tesi razziste
dopo gli orrori nazifascismo. Con la stessa aspirazione, venne
poi ripresa in quella della Quinta Repubblica del 1958.
Paradossalmente, includere quel termine così controverso (è
ormai ampiamente dimostrato che le razze non esistono) nella
carta fondamentale ha però contribuito a legittimare le teorie
di chi invece pensa il contrario. Un controsenso che dovrebbe
dunque scomparire l'anno prossimo, se la riforma costituzionale
di Macron andrà in porto. Al voto odierno hanno partecipato 119
deputati di quasi ogni colore politico. Il leader centrista
dell'Udi, Jean-Christophe Lagarde, che ha presentato
l'emendamento, ha tuttavia deplorato che "nessun rappresentante
dell'estrema destra fosse presente a questo voto che onora la
nazione". La modifica viene contestata da alcuni movimenti
antirazzisti. "La razza non esiste, ma il razzismo esiste e
uccide", avverte Emilia Roig, del Center for Intersectional
Justice, intervistata da France Info. "Per poter agire contro il
razzismo - gli fa eco Houria Bentouhami, dell'Università di
Tolosa - c'è assoluto bisogno di questo strumento che permette
di chiamarlo per nome". Nel 2013, la parola "razza" venne già
bandita dalla legislazione transalpina, una prima tappa, avviata
dall'ex presidente Francois Hollande, che si impegnò a
cancellarla anche dalla costituzione, anche se ora sarà il suo
successore, Emmanuel Macron, a cercare di condurla
definitivamente in porto.
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La Francia toglie la parola 'razza' dalla Costituzione
Ok deputati a riforma Macron. Bandite le 'distinzioni di sesso'