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Linea dura nuovo ministro Interno Italia su migranti

Matteo Salvini annuncia battaglia Ue,'non saremo campo profughi'

Redazione Ansa

ROMA - Linea dura sui migranti, con all'orizzonte una vera e propria battaglia in Europa. A dettarla è il nuovo ministro dell'Interno italiano, Matteo Salvini, leader del partito populista Lega, che non cede su uno dei dossier che lo hanno trainato al governo, quello sui migranti. Alla sua seconda uscita da ministro, Salvini ha scelto la Sicilia e ha fatto visita all'hotspot di Pozzallo, tappa simbolo degli sbarchi in Italia. E il "titolo" che Salvini sceglie per la sua visita è netto: "Basta con la Sicilia campo profughi d'Europa".

E' proprio in chiave europea che la linea Salvini è destinata ad avere i primi effetti. "L'Italia dirà no alla riforma del regolamento di Dublino", annuncia il titolare del ministero, facendo riferimento al mantenimento della regola secondo cui è il primo Paese d'approdo a ricevere le domande di asilo di chi sbarca. "Vogliono condannare i Paesi del Mediterraneo a tenersi migliaia di migranti per altri dieci anni", attacca il leader leghista mettendo sul piatto del negoziato i "6 miliardi che diamo all'Ue ogni anno". Da Pozzallo, il ministro ha anche abbozzato il suo programma sul tema flussi: "più centri di espulsione, centri di trattenimento e investire parte dei soldi che risparmieremo nel mantenere i migranti negli alberghi per fare accordi nei Paesi di origine".

Dopo le dichiarazioni di domenica, Salvini ha sottolineato su Twitter che sul tema dei migranti "occorre buonsenso. Quello degli sbarchi e dell'accoglienza di centinaia di migliaia di 'non profughi' non può continuare ad essere un problema solo Italiano. O l'Europa ci dà una mano a mettere in sicurezza il nostro Paese, oppure dovremo scegliere altre vie". Commentando le parole della cancelliera tedesca Merkel, che ha detto che l'Italia è stata lasciata sola, il neoministro ha detto che questo "è chiaro ed evidente. Dobbiamo vedere i fatti", ribadendo che "l'Italia non può essere un campo profughi".

Quanto all'ex titolare del ministero dell'Interno, Marco Minniti, secondo Salvini "ha fatto un discreto lavoro, non smonteremo nulla di ciò che di positivo è stato realizzato, lavorerò per rendere ancora più efficaci le politiche di controllo, di allontanamento, di espulsione".

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