(di Rodolfo Calò) - IL CAIRO - Si terranno dunque a fine
marzo, con eventuale ballottaggio un mese dopo, le elezioni
presidenziali egiziane che al momento lasciano prevedere solo
una riconferma del capo di Stato uscente, Abdel Fattah Al Sisi.
Il primo turno della tornata elettorale si terrà dal 26 al 28
marzo prossimo e, qualora nessun candidato dovesse superare il
50% dei voti, il ballottaggio è già fissato per il 24-26 aprile.
L'annuncio è stato dato in una conferenza stampa dell' "Autorità
nazionale per le elezioni".
All'estero il voto si svolgerà già il 16-18 marzo per il
primo turno. Le candidature dovranno essere presentate già tra
il 20 e il 29 gennaio e la lista definitiva sarà annunciata il
24 febbraio, giorno in cui inizierà la campagna elettorale.
Sisi non ha ancora sciolto la riserva se si ricandiderà, ma
al momento non sono emersi candidati che possano sfidarlo con
possibilità di successo.
L'unico di un certo rilievo, Ahmed Shafiq, l'ultimo premier
sotto il premier Hosni Mubarak e sfidante sconfitto per un pelo
(2%) dal poi defenestrato leader islamista Moahamed Morsi nel
2012, ha annunciato proprio domenica che "non sarei la persona
più giusta" per l'incarico.
La discesa in campo dell'ex generale d'aviazione peraltro era
già stata connotata - e screditata - da due allarmi - un arresto
domiciliare negli Emirati e una misteriosa sparizione in Egitto
- nati anche a causa del suo entourage e poi rivelatisi
infondati.
Sisi a novembre aveva annunciato di voler decidere se
ricandidarsi solo dopo aver sondato le "reazioni" del popolo
egiziano alla presentazione delle sue realizzazioni, prevista
per questo mese.
A sfidarlo per ora restano un noto attivista per i diritti
umani, Khaled Ali, sul quale però pende da una condanna in primo
grado a tre mesi di reclusione per aver "mostrato il dito" a
uomini della sicurezza durante proteste contro la cessione delle
due isolette del Mar Rosso all'Arabia saudita.
Una condanna, a sei anni per attività politica nonostante sia
un divisa, era stata inflitta a dicembre anche a un altro
esponente che ha annunciato la sua intenzione a candidarsi, il
colonnello Ahmed Konsowa.
In attesa di sciogliere la riserva in maniera definitiva
questo mese è comunque anche Mohamed Anwar Sadat, il nipote del
defunto presidente egiziano della pace con Israele, ucciso in un
attentato terroristico nel 1981.
Ex parlamentare cacciato dall'assemblea per aver passato ad
ambasciate straniere una bozza della legge anti-ong, Sadat aveva
preannunciato di volersi candidare già in giugno e lo aveva
ribadito a dicembre sottolineando però di non voler legittimare
il regime al potere.
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L'Egitto voterà a marzo, Sisi verso riconferma senza rivali
Non ha ancora sciolto riserva. Primo turno 26-28, 2/o in aprile