(ANSAmed) - IL CAIRO, 28 MAR - Anche se i carichi partono da
terminal sotto il controllo del generale Khalifa Haftar, i
proventi della vendita di petrolio libico finiscono nelle casse
della Banca Centrale, formalmente imparziale rispetto alle
rivali Tripoli e Tobruk. Lo ha spiegato all'ANSA un analista
della società di consulenza londinese Ihs Markit, Ludovico
Carlino, commentando recenti sviluppi nella mezzaluna
petrolifera libica.
Alla richiesta di un commento su un annuncio rilanciato ieri
dal sito Libya's Observer circa un carico di 600 mila barili di
petrolio partito dal terminal di Brega alla volta dell'Italia,
il senior analist ha premesso che "la situazione e' resa
complessa dall'opacita' delle istituzioni libiche, ma la NOC
(National oil company) era ed e' in controllo ufficiale del
terminale di Brega".
Il Libyan National Army di Haftar prese il controllo del
terminal di Brega lo scorso settembre, consegnandolo subito dopo
alla NOC per permettere la ripresa delle attivita' di
esportazione.
La NOC, tra l'altro, e' l'unica entità autorizzata dalle
risoluzioni ONU ad esportare il greggio libico, ha ricordato
ancora Carlino aggiungendo che "quindi, da un punto di vista
strettamente legale, qualsiasi operazione a Brega deve essere
gestita dalla NOC".
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Libia: analista, petrolio libico ancora 'imparziale'
Carlino (Ihs), anche se partono da terminal 'di Haftar'