(di Cristoforo Spinella)
(ANSAmed) - ISTANBUL, 20 MAR - "La crisi diplomatica con i
Paesi dell'Ue è del tutto artificiale. Erdogan l'ha voluta per
distrarre gli elettori da una riforma che non convince come lui
vorrebbe, cercando di portare in Europa la stessa polarizzazione
che ha creato in Turchia". A parlare all'ANSA della strategia
della "retorica belligerante" del presidente Recep Tayyip
Erdogan, e dei suoi possibili effetti sul referendum sul
presidenzialismo del 16 aprile, è Koray Caliskan, docente di
Scienze politiche alla prestigiosa università del Bosforo di
Istanbul. "Credo che lo scontro con Germania e Olanda non abbia
prodotto gli effetti sperati, la gente non è sicura di capire
quello che sta succedendo e sta perdendo interesse. La retorica
sull'attacco all'Islam in Europa non è credibile: il sindaco di
Rotterdam è musulmano, il sindaco di Londra è musulmano, non è
ragionevole pensare che i sentimenti anti-islamici e anti-turchi
siano così forti", dice Caliskan. Eppure, "con i comizi negati
l'Akp di Erdogan ha vissuto quello che i suoi oppositori vivono
ogni giorno in Turchia".
La campagna d'Europa di Erdogan, secondo l'analista, potrebbe
persino rivelarsi un boomerang: "Di certo ha creato condizioni
molto difficili per i turchi in Europa. Basta immaginare un
emigrato che arrivi oggi e si metta a cercare un lavoro. Come
verrà accolto? Questa retorica belligerante e non necessaria
mette a rischio tutti i turchi all'estero".
Per Caliskan, le difficoltà del presidente nascono
paradossalmente dal "regime autoritario che lui ha creato": "Per
la prima volta non è sicuro di cosa pensa davvero la gente,
perché nessuno lo dice più per paura. L'Akp non riesce a fare
sondaggi a livello locale, e quindi a preparare una strategia
elettorale adeguata".
Comunque vada a finire, il referendum "cambierà la storia
politica della Turchia". Ma dopo il voto del 16 aprile, prevede
Caliskan, Erdogan ha già in mente un'ulteriore stretta
autoritaria: "Sta cercando una via d'uscita dall'impasse che ha
creato. La Turchia è un Paese europeo che lui sta islamizzando
sempre di più. Le iscrizioni alle scuole religiose sono
cresciute del 1.400%. L'economia arranca e la sicurezza è in
crisi, con un numero enorme di attentati negli ultimi anni.
Anche l'Europa deve capire che con un vicino del genere non può
essere al sicuro". (ANSAmed).
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'Referendum, crisi con Ue voluta da Erdogan', analista turco
'Danneggiati emigrati turchi. Retorica non funzionerà'