(di Francesco Cerri)
(ANSAmed) - MADRID, 26 GEN - Chiusa la 'crisi infinita' della
Spagna, è di nuovo tempo di primavera fra sorelle latine, e di
rispolverare l'Asse Mediterraneo italo-spagnolo.
Il rilancio delle relazioni, dopo i dieci mesi di
ibernazione politica a Madrid - con governo e parlamento
paralizzati - è iniziato a Natale con la missione del nuovo
titolare della Farnesina Angelino Alfano nella capitale
spagnola. Ora il ritmo dell'avvicinamento si accelera.
Con in 20 giorni le tre più alte cariche - il presidente del
Senato Pietro Grasso, il premier Paolo Gentiloni e il capo dello
stato Sergio Mattarella - dello stato italiano a Madrid. Non per
una coincidenza di date: "è volutissimo", ha chiarito Grasso,
parlando con la stampa italiana ospite dell'ambasciatore in
Spagna Stefano Sannino.
Le nuvole, e le incertezze, oscurano l'orizzonte europeo e
mondiale. C'è la Brexit dietro l'angolo nell'Ue, l'incognita
Trump oltre atlantico e nella Nato, l'arrembaggio di rifugiati e
disperati del sud alla 'fortezza Europa', la sfida del
terrorismo jihadista. Mine vaganti su cui Italia e Spagna sono
in sintonia. Madrid è di nuovo oggi un partner appetibile.
Il premier Mariano Rajoy è riuscito contro ogni previsione a
sopravvivere prima a quattro anni di crisi economica da incubo
poi ad una crisi politica senza precedenti. E a restare in
sella. Ora la Spagna è di nuovo una oasi di stabilità fra i
'grandi' europei. La sola a non avere incertezze elettorali
imminenti come Francia e Germania, a breve o medio termine come
l'Italia, o lo tsunami Brexit da gestire come il Regno Unito.
Sul piano economico è il paese che più cresce nell'Ue, al
3,4% nel 2016 - il doppio della media europea - che crea più
posti di lavoro, in pieno boom turistico. Secondo il Fmi
quest'anno dovrebbe di nuovo minacciare di sorpasso l'Italia
come nel 2008 ai tempi di José Luis Zapatero, per il reddito
pro-capite corretto.
Alfano a Madrid già aveva annunciato un vertice bilaterale,
il primo dal 2014, che dovrebbe tenersi in Spagna nella prima
metà dell'anno, e parlato di "ampia sintonia" fra su questioni
europee e internazionali: "vogliamo agire insieme in primo luogo
nell'Ue e nell'Onu". Dopo Grasso il 24 e 25 gennaio, Madrid
riceve Gentiloni il 27 gennaio per un faccia a faccia con Rajoy,
poi Mattarella, al vertice Cotec con re Felipe VI, il 10
febbraio. Una data importante per la 'nuova' politica spagnola,
con l'avvio dei congressi delle due prime formazioni politiche
del paese, l'inaffondabile Pp di Rajoy - che accoglierà il nuovo
presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani - e Podemos, in
crisi di potere interno. Su questioni chiave - difesa europea,
Unione Bancaria, politiche fiscali, migrazioni, Mediterraneo,
Africa e Medio Orient - è necessaria, afferma Grasso, "una
stretta alleanza italo-spagnola".
Un 'asse mediterraneo' insomma, da opporre alle spinte
destabilizzanti che potrebbero venire da Trump o Brexit o dalle
incertezze politiche a Parigi e Berlino. (ANSAmed).
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Fra Roma e Madrid torna l'asse mediterraneo
In tempi difficili per Ue, Italia e Spagna più vicine