(ANSAmed) - RABAT, 10 GEN - Tre mesi di interminabili
consultazioni per tornare al punto di partenza: il Marocco non
ha un governo. E a questo punto rischia di tornare alle urne. A
90 giorni dai risultati elettorali che il 7 ottobre hanno
riconfermato la vittoria del partito islamista, il Pdj, ancora
nulla di fatto. Benkirane, il primo ministro uscente, è stato
riconfermato dal re alla testa di quello che doveva essere un
nuovo governo di coalizione. Ma è in trappola. Può contare
soltanto su 125 seggi dei 395. L'alchimia di un'alleanza tra
islamisti, socialisti (PPS) e conservatori non raggiunge la
soglia dei 198 seggi, il minimo per avere il voto di sostegno
del Parlamento. Serve un quarto alleato e l'unico a disposizione
alza continuamente l'asticella delle richieste.
Il partito dei liberali, l'Rni (Rassemblement national des
Indépendants), è disposto a far parte del governo solo se ne
viene escluso l'Istiqlal, il partito dell'indipendenza, il più
conservatore, alleato di ferro di Benkirane. E proprio quando la
stampa marocchina vedeva la luce in fondo al tunnel, nel giro di
un fine settimana è crollato di nuovo tutto. L'Rni, guidato da
uno degli uomini più ricchi d'Africa, Aziz Akhannouch, ex
ministro dell'Agricoltura e uomo d'affari, torna a dettare
condizioni: vuole fare entrare Uc (Union constitutionelle) e
Usfp (Union socialiste des forces populaires). Come se lo scopo
dei liberali, giudicati troppo vicini al palazzo reale, fosse
quello di togliere forze agli islamisti. Benkirane non ci sta e
rompe le trattative con l'Rni. E ora?
La Costituzione del Marocco non dice nulla, il caso non è
previsto. Tocca dunque al re trovare possibili interpretazioni
nel testo. Altrimenti, non restano che nuove elezioni. La nomina
di un nuovo primo ministro è possibile, ma sarebbe fonte di
tensioni politiche che il Marocco non può permettersi. La
questione è emblematica del rapporto di forza tra il partito
islamista e il palazzo reale che vuole un margine di sovranità
in seno al governo.
Lunedì, a Marrakech, era in programma un consiglio dei ministri
giudicato 'strategico', che poi è stato rinviato senza
spiegazioni. (ANSAmed)
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Marocco: 90 giorni senza governo, l'impasse degli islamisti
Premier designato non trova alleati, torna lo spettro elezioni