(Di Francesco Cerri)
(ANSAmed) - MADRID, 5 OTT - Solo poche settimane fa "sarebbe
stato impensabile immaginare un risultato del genere" scrive il
direttore di Diario de Noticias André Macedo: una vittoria del
governo che per quattro anni ha imposto una politica anticrisi
lacrime e sangue per fare uscire il paese dalla crisi.
Ma ora la vittoria della coalizione di centrodestra sui
socialisti alle politiche di ieri al premier conservatore Pedro
Passos Coleho sta stretta. La sua lista Psd-Cds 'Portugal a
Frente' ha vinto con il 38,3%, staccando di 6 punti i socialisti
di Antonio Costa, al 32,4%. Passos, pur diventando il primo capo
di governo Ue dell'austerità a uscire vincitore dalle elezioni,
ha perso la maggioranza assoluta. Salva 104 seggi su 230 (ancora
devono essere attribuiti i 4 dei portoghesi all'estero) contro
85 al Ps. Il capo dello stato Anibal Cavaco Silva nei prossimi
giorni dovrebbe conferirgli l'ncarico di formare il nuovo
governo, che sarà però molto più fragile. Gli analisti prevedono
alezioni anticipate già nel 2016, dopo che in gennaio saranno
passate le presidenziali. "O desafio comenca agora", "La sfida
inizia ora", avverte Diario de Noticias. Dop avere pilotato il
paese con pugno di ferro per 4 anni nelle secche della crisi e
del piano di salvataggio da 78 miliardi della 'troika', che ha
lasciato il paese in ginocchio, ma in uscita dal tunnel, Passos
Coelho deve ora imparare l'arte del compromesso, rileva Publico.
In teoria la sinistra potrebbe cercare di formare un governo
alternativo. I voti del Ps, con quelli dei post-trotzkisti del
sorprendente Bloco de Esquerda (Be, 19), appoggiati da Podemos e
Syriza, e dei comunisti-verdi (Cdu, 17) avrebbero la maggioranza
assoluta. Ma socialisti ed estrema sinistra sono ad anni luce.
Il Ps si è impegnato a mandare avanti il risanamento del paese,
attenuandone l'impatto. Be vuole rinegoziare il debito. Cdu
uscire dall'euro. Un'intesa sembra molto impossibile. E' invece
probabile che Passos negozi con Costa - però in difficoltà nel
Ps - alcuni accordi sull'alleggerimento dell'austerità, che
consentano ai socialisti di astenersi sull'investitura del nuovo
governo e di fare poi passare il bilancio dello stato per il
2016
vitale per la credibilità economica del paese nel dopo-troika.
Il rischio altrimenti sarebbe di trovarsi in una impasse
'alla greca' di cui nessuno, nè Passos, nè Costa, nè Cavaco
Silva, vorrebbe assumere la responsabilità.
Intanto gli occhi di Madrid sono puntati su quanto sta
accadendo a Lisbona, una situazione politica che potrebbe
diventare anche quella della Spagna dopo le politiche del 20
dicembre. Il premier Mariano Rajoy, alleato di Passos nel Ppe, è
quasi certo, dopo avere imposto a sua volta l'austerità per 4
anni per uscire dalla crisi, di perdere l'attuale maggioranza
assoluta, in un quadro politico nel quale hanno fatto irruzione
accanto al Psoe anche Podemos e Ciudadanos. In Portogallo come
in
Spagna l'era delle maggioranze assolute sembra finita, spazzata
via dalla crisi e dal nuovo che avanza in politica.(ANSAmed).
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Portogallo più fragile con governo del dopo-troika
vince premier lacrime e sangue, ma rischio voto anticipato 2016