(di Diego Minuti)
(ANSAmed) - ROMA, 22 LUG - Il clima di rinnovata fiducia tra
l'Algeria e la Francia, cercata con grande determinazione dal
presidente Hollande, sembra non interessare un ex inquilino
dell'Eliseo, Nicolas Sarkozy, le cui recenti dichiarazioni hanno
scatenato reazioni algerine, tra la sorpresa e la rabbia.
Sarkozy, nel corso di una recentissima visita in Tunisia, ha
ritenuto opportuno spiegare che i problemi del Paese sono in
qualche modo riconducibili alla sua posizione geografica, che lo
''incastrano'' tra Libia ed Algeria, quasi a dire che, se i
confini fossero condivisi con altre nazioni, sarebbe certamente
meglio. Un tema scottante soprattutto in Algeria, posto che, in
questo momento, la Libia - spaccata, anzi parcellizzata dopo la
fine del regime dittatoriale di Muammar el Gheddafi - ha ben
altro da pensare che non alle analisi geopolitiche di Sarkozy.
In Algeria invece le parole del presidente dei Repubblicani di
Francia sono suonate come l'ennesima e scontata conferma di come
Sarkozy consideri l'Algeria, direttamente o in quanto parte
della regione del Maghreb.
Poi non c'è voluto molto, dopo le dichiarazioni di Tunisi, a
ricordare come di recente, parlando del Maghreb, Nicolas Sarkozy
abbia affermato che un viaggio nella regione non può che
cominciare dal Marocco. Affermazione rispettabile sin che si
vuole, ma che è stato sale sulla ferita apertissima dei rapporti
tra Marocco e Algeria che, al di là dei sorrisi di circostanza,
sono sempre ad altissima tensione, anche per l'irrisolta
questione dell'ex Sahara spagnolo.
Le parole di Sarkozy hanno quindi riaperto il dibattito sulla
sua visione della politica estera che ha segnato la storia
recente del Mediterraneo. Tanto che alcuni blogger algerini,
ancor prima che i quotidiani o più in generale gli analisti
politici, hanno subito ricordato che alla base del caos libico
c'è la volontà di Sarkozy di abbattere Gheddafi. Così come è
stato ricordato - soprattutto ai tunisini, bacchettati per avere
ricevuto Sarkozy con tutti gli onori - che l'ex presidente
francese era in rapporti più che buoni con l'ex dittatore Zine
el Abidine Ben Ali, non certo un modello di democrazia.
Resta ora da capire non il perchè delle cose dette da
Sarkozy, quanto la tempistica scelta per riaffermarle. Da futuro
avversario di Hollande per una nuova 'permanenza' all'Eliseo,
Sarkozy sembra non avere considerato il peso elettorale della
comunità algerina di Francia, che comunque tradizionalmente
appoggia i candidati della gauche. Ma forse Nicolas Sarkozy ha
ben chiaro che, da qui alle elezioni del 2017, certe tele
politiche, se conviene, possono essere tessute e disfatte senza
badare troppo alla coerenza. (ANSAmed).
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Parole Sarkozy su Maghreb incendiano l'Algeria
Dichiarazioni dell'ex presidente francese definite 'scandalose'