(di Diego Minuti)
(ANSAmed) - ROMA, 17 APR - Un anno fa Abdelaziz Bouteflika
ottenne - praticamente senza trovare alcun vero ostacolo al suo
quarto consecutivo mandato - la rielezione alla presidenza della
repubblica algerina. Un evento - ieri così come oggi -
fortemente avversato dai partiti dell'opposizione, che
contestarono la forzatura portata alla Costituzione algerina per
consentire all'anziano e malandato statista di succedere a se
stesso.
Un anno è passato e, al di là delle dichiarazioni vicine al
trionfalismo dell'entourage del presidente, l'Algeria è toccata
dalla netta percezione di non avere più in Bouteflika la massima
espressione politica ed istituzionale del Paese.
La prima causa a questo stato di cose è certamente da
ricondurre alla salute di Abdelaziz Bouteflika, che ormai
centellina le sue apparizioni pubbliche e, quando non ne può
fare a meno, si fa ritrarre sempre seduto. Le immagini, al di là
degli accorgimenti tecnici (puntualmente stigmatizzati
dall'opposizione) che ne migliorano l'aspetto fisico, restano
impietose, lasciando in tutti la certezza dell'evidente
sofferenza che penalizza Bouteflika.
Tutto questo si riverbera sulla vita dell'Algeria che,
penalizzata dalla crisi del prezzo del petrolio, che sta
prosciugando la portata delle royalties, non riesce ad
approntare delle contromisure efficaci e, soprattutto,
condivisibili da tutti, perchè su questo l'assenza di Bouteflika
è sin troppo evidente.
La situazione, che è ben più delicata di quello che le fonti
governative ammettono, necessiterebbe di una forte presa di
posizione da parte della presidenza della repubblica, che invece
non arriva, alimentando gli attacchi quotidiani
dell'opposizione che non si tira indietro accusando il clan
familiare di Bouteflika a usare la sua figura per proseguire
nella gestione del potere.
Si sta, in un certo senso, ricreando il clima politico che
precedette le elezioni presidenziali dello scorso anno quando in
Abdelaziz Bouteflika - anche se molto malato, come fu confermato
dalla cerimonia di giuramento affrontata su una sedia a rotelle
- si vide l'unico in grado di garantire la continuità del
modello politico. Ma tutto questo sta avendo un prezzo altissimo
da pagare che il quotidiano Libertè ha crudelmente bollato come
''letargia istituzionale'', una condizione in cui l'Algeria
appare ostaggio di una guerra tra schieramenti che sembrano
perdere di vista il supremo interesse del Paese ad avere
certezze, da qualsia parte esse possano venire. (ANSAmed).
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Algeria: Bouteflika,a un anno elezione tutto resta immobile
Opposizioni all'attacco del presidente e del suo entourage