(ANSAmed) - PARIGI, 4 NOV - E' il "colpo di grazia" di un
quinquennio "tragico": raramente, nella storia della Francia, si
è visto un presidente messo così a dura prova. Tra fallimenti
politici, gaffe, economia a rotoli e, adesso la vendetta della
compagna tradita, Valérie Trierweiler, Francois Hollande, il
presidente più impopolare della Quinta Repubblica, viene ormai
descritto da alcuni commentatori francesi come un toro
abbattuto. L'ultimo libro della Trierweiler, testimoniano i ben
informati, è un testo da "brividi", che fa "tremare" l'Eliseo,
con effetti "devastanti" per il presidente. Altro che i tempi
della segreteria socialista, quando Hollande doveva trovare il
compromesso tra gli "elefanti" del Ps, cosi' restii a mettersi
d'accordo, con lui al centro, equilibrista sul filo, a cui
toccava il lavoro più duro. Oggi quel periodo dovrà sembrargli
una passeggiata di salute.
In questi ultimi dieci giorni, - mentre in Francia si celebra
il grande rito nazionale della "rentrée", il modo che hanno i
francesi di definire l'inizio delle scuole e del lavoro -
Hollande ne ha viste di cotte e di crude. A partire dal
laceramento della gauche, con i ministri più a sinistra che
hanno tuonato contro la politica economica del premier, Manuel
Valls, scatenando la crisi di governo e il rapido rimpasto che
ne è seguito, con i ministri più turbolenti mandati a casa.
Primo tra tutti, Arnaud Montebourg, l'indignado della gauche,
noto per i suoi comizi contro le politiche Ue e per i suoi
discorsi un po' vetusti sul patriottismo economico, sostituito
al ministero dell'Economia dal più moderato Emmanuel Macron. Ma
questa è stata anche la settimana in cui Michel Sapin, il
fedelissimo ministro delle Finanze di Hollande, nonché suo amico
ed ex-compagno di studi, ha dovuto riconoscere che la Francia
non riuscirà a mantenere gli obiettivi di tagli alla spesa, come
previsto, per il 2015. Motivo, ha spiegato, il basso livello di
inflazione. "Non possiamo avere gli stessi obiettivi con
un'inflazione che diventa debole". Conseguenza: il congelamento
di alcune prestazioni sociali, tra pensioni e sussidi alle
famiglie, produrranno meno risparmi del previsto. E' dunque
ormai evidente che nonostante i ripetuti richiami di Bruxelles,
Parigi non riuscirà a riportare il rapporto tra deficit e Pil al
3% entro i termini stabiliti. "Vista la situazione, aggiungere
ulteriori tagli non mi pare opportuno", ha commentato Sapin.
Anche se secondo i più maliziosi, quella dell'inflazione è solo
una scusa per giustificare il mancato adempimento di un
obiettivo che la Francia non sarebbe in ogni caso riuscita a
raggiungere.
Oltre alle grandi questioni legate alla crisi, alla
disoccupazione, e al risanamento dei conti pubblici, Hollande
sconta anche, sul fronte interno, un epocale cambiamento dei
costumi fotografato dal quotidiano Le Monde: "Il libro di
Valérie Trierweiler, che l'Eliseo teme tanto, non rivela alcun
segreto di Stato, non è ne' una bomba, ne' uno scandalo. E'
molto di più: è un atto di decesso", la morte della "sacralità"
legata alla figura del presidente francese, uno dei grandi
pilastri della Republique, che in questi ultimi anni, anche a
causa delle nuove tecnologie, si è andata via via a sfilacciare,
in una sorta di grande tam-tam dove "tutto si mischia, il
pubblico e il privato, l'intimo e il politico, in cui tutto è
ormai inestricabile". Una diagnosi, quella di Le Monde, che alle
orecchie di un italiano può suonare familiare.(ANSAmed).
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Francia: trema l'Eliseo, colpo di grazia per Hollande
Presidente messo a dura prova da ogni genere di avversità