(di Demetrio Manolitsakis) (ANSAmed) - ATENE, 7 APR - Venerdì
prossimo 11 aprile la Cancelliera tedesca Angela Merkel arriverà
ad Atene per una visita ufficiale, la seconda dopo l'inizio
della crisi economica che ha colpito la Grecia. Si tratta di una
visita che - come ha spiegato ai giornalisti il vice premier
Evanghelos Venizelos - "mira a sostenere l'economia greca in
vista del ritorno sui mercati".
A distanza di oltre cinque anni dall'inizio della crisi e
dopo aver ottenuto il via libera dall'Eurogruppo, il governo di
Atene si appresta infatti a tornare sui mercati per testare nei
fatti se corrisponda a verità tutto ciò che in questi ultimi
giorni i media internazionali scrivono sull'ormai imminente
uscita della Grecia dalla crisi e sulla riconquista della sua
credibilità. Il ministero delle Finanze, da parte sua, si
appresta a collocare sui mercati entro la fine di questa
settimana, possibilmente prima della visita di Merkel, titoli di
Stato per circa cinque miliardi di euro che consentiranno ad
Atene di evitare il ricorso a nuovi prestiti e a nuovi
memorandum.
A poco più di un mese dalle elezioni europee e amministrative
di maggio - senza poter ancora escludere il ricorso anticipato a
quelle politiche - la crisi greca entra dunque in una fase
decisiva: un successo nel ritorno sui mercati insieme con il
sostegno della Cancelliera tedesca alle riforme portate avanti
dal premier Antonis Samaras - attualmente sotto forte pressione
da parte dell'intera opposizione - creerà una situazione
favorevole per superare la crisi stessa.
Ammesso che la crisi economica sia superata, la Grecia ora ne
dovrà affrontare un'altra: quella politica. La crisi economica
aveva portato alla divisione dei partiti in due schieramenti in
base alla posizione assunta nei confronti dei memorandum e dei
creditori internazionali della Grecia. Il clima di tensione che
ha caratterizzato il dibattito parlamentare sul recente accordo
raggiunto tra il governo greco e la troika (Fmi, Ue e Bce) è
stato solo un piccolo esempio di quello che potrebbe succedere
d'ora in poi sino alle elezioni di maggio. Lo scontro politico
tra governo e opposizione è stato durissimo.
In più, anche la situazione all'interno dei partiti non è
delle migliori. Il clima all'interno del socialista Pasok, che
insieme con Nea Dimokratia (centro-destra) forma il governo di
coalizione, è pesante a causa dei rapporti tra l'attuale leader
del partito Evanghelos Venizelos e l'ex premier Giorgos
Papandreou, il quale nella votazione del multi-disegno di legge
in Parlamento ha votato contro l'articolo che riguardava la
ricapitalizzazione delle banche e, secondo vari giornali,
sarebbe pronto a far cadere il governo del premier Antonis
Samaras.
Nea Dimokratia, guidato da Samaras, si trova al centro di uno
scandalo che riguarda i rapporti tra il Segretario del Consiglio
dei Ministri, Takis Baltakos, amico personale del premier, con
gli uomini di Chrysi Avgì (Alba Dorata) il partito filo-nazista
greco, come emerso dalla video-registrazione di un incontro tra
Baltakos e il deputato di Crysi Avgì, Ilias Kassidiaris.
Baltakos è stato immediatamente rimosso dall'incarico come aveva
preteso anche il Pasok.
Sul fronte opposto, Syriza, il principale partito
d'opposizione che molti sondaggi danno in cima alle preferenze
dei greci, non riesce ancora nonostante i quattro anni di misure
di austerità a conquistare nelle intenzioni di voto un vantaggio
su Nea Dimokratia tale da consentirgli di sentirsi tranquillo.
Al contrario, spesso mostra un certo nervosismo come è avvenuto
durante il dibattito in Parlamento sul multi-disegno di legge,
quando il suo leader Alexis Tsipras non ha trovato altro di
meglio da fare che proporre una mozione di sfiducia contro il
ministro delle Finanze, Yannis Stournaras, respinta in base al
regolamento del Parlamento dal presidente Evanghelos Meimarakis.
(ANSAmed).
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Grecia: Merkel ad Atene.Venizelos, sostegno a economia Paese
E' la seconda visita della Cancelliera dall'inizio della crisi