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Tunisia, 'l'inazione climatica minaccia la stabilità economica'

A breve un pacchetto di sostegno della Banca Mondiale

Redazione Ansa

TUNISI - Il costo dell'inazione climatica in Tunisia, stimato dalla Banca Mondiale (BM) in 54 miliardi di dollari entro il 2050, dimostra che il cambiamento climatico è una minaccia diretta alla stabilità economica, sociale e politica del Paese. Lo ha affermato il Vicepresidente della Banca Mondiale per la Tunisia, Medio Oriente e Nord Africa (Mena) Farid Belhadj.

"I finanziamenti necessari alla Tunisia per contrastare questo fenomeno dovrebbero essere ottenuti sotto forma di sovvenzioni, dato che l'impatto della regione, che sta attualmente pagando un prezzo elevato in termini di emissioni di gas serra, è minimo", ha detto in una nota ai media a margine di un convegno dedicato alla presentazione del rapporto "Clima e sviluppo del Paese tunisino", pubblicato dalla BM nel novembre 2023.

Belhadj ha chiesto a questo proposito una maggiore apertura da parte dei Paesi del Nord, che si sono impegnati a concedere 100 miliardi di dollari all'anno ai paesi in via di sviluppo per aiutarli a far fronte alle conseguenze del cambiamento climatico. Il responsabile ha inoltre ricordato che negli ultimi anni la Banca Mondiale si è impegnata a sostenere i Paesi meno sviluppati colpiti dall'impatto di questo fenomeno sulla loro sicurezza alimentare, e continuerà a farlo.

La Tunisia beneficerà a breve di un pacchetto di sostegno della Banca Mondiale a questo riguardo, che sarà discusso nella riunione del Consiglio di amministrazione prevista per il 14 marzo 2024.

L'impatto della siccità sta diventando sempre più grave, ha ricordato, precisando che questo problema non colpisce solo la vita delle persone, ma anche la capacità delle economie di generare crescita e creare posti di lavoro, oltre alla capacità dei governi di elaborare piani di medio e lungo termine. Inoltre, il funzionario della Banca Mondiale ha sottolineato che la questione dell'innalzamento del livello del mare e dell'erosione delle coste, sollevata dal rapporto, sta diventando un problema vitale per l'economia tunisina, che dipende dal turismo costiero, aggiungendo che il paese deve agire e adottare nuove politiche per ridurre l'impatto. Nel rapporto infine si sottolinea la necessità di un nuovo modello economico che enfatizzi il ruolo del settore privato nella creazione di posti di lavoro.

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