(ANSAmed) - ROMA, 11 DIC - Sharjah National Oil Corporation
(Snoc), l'unico fornitore di gas dell'emirato, sta esplorando
progetti di idrogeno verde e di cattura dell'anidride carbonica
nell'ambito degli sforzi per raggiungere emissioni zero entro il
2032. E' quanto ha affermato l'amministratore delegato.
L'azienda, che si appresta a sviluppare il più grande
impianto solare nell'emirato di Sharjah, sta valutando i
"prossimi passi" che potrebbero includere la 'cattura'
dell'anidride carbonica e l'elettrificazione di alcune
operazioni per favorire il passaggio alle energie rinnovabili,
ha detto Hatem Al Mosa, scrive il quotidiano emiratino The
National. La Snoc, istituita nel 2010, è incaricata
dell'esplorazione, produzione, funzionamento e manutenzione
delle risorse energetiche di Sharjah.
Ad ottobre, la società e l'Emerge Company, la joint venture
tra il gruppo francese Edf e Masdar, hanno firmato un accordo
per la costruzione della più grande centrale solare
dell'emirato. L'impianto, che dovrebbe essere operativo entro la
fine del 2024, avrà una capacità di 60 megawatt. L'azienda ha
collegato il progetto alla rete per esportare l'energia in
eccesso all'Autorità per l'elettricità, l'acqua e il gas di
Sharjah (Sewa), ottenendo al contempo energia dall'ente pubblico
durante la notte.
"Ci rende rinnovabili al 100% per quanto riguarda l'energia,
ma non... a emissioni zero, perché la maggior parte delle nostre
emissioni proviene dalle turbine a gas, dai riscaldatori e da
altre fonti", spiega Al Mosa.
Il gas naturale continuerà ad essere la componente principale
della produzione di energia elettrica a Sharjah e negli Emirati
fino al 2050, ha aggiunto Al Mosa. (ANSAmed).
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L'azienda emiratina Snoc punta alle emissioni zero entro il 2032
Unica fornitrice di gas, sta valutando progetti a idrogeno verde