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Mar Nero e Mediterraneo, 34 nuove misure per sostenibilità

La riunione di Spalato di oltre 20 Paesi e dell'Unione Europea

Redazione Ansa

RABAT - Più di 20 paesi, tra cui figurano anche Marocco e Italia, e l’Unione Europea hanno adottato 34 misure per garantire la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse biologiche marine, nonché lo sviluppo sostenibile dell’acquacoltura nel Mediterraneo e nel Mar Nero. Lo annunciano in un comunicato la Fao e la Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo, di cui si è appena conclusa la 40ma sessione.

Riuniti a Spalato, i rappresentanti dell’organizzazione che gestisce la pesca autorizzata nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero, hanno adottato all'unanimità 34 decisioni, tra cui 24 raccomandazioni vincolanti, il numero più elevato mai stabilito fin qui. Le proposte ruotano attorno a tre temi principali: "migliorare la gestione della pesca, tenere conto delle questioni climatiche e ambientali nel settore della pesca e dell’acquacoltura, e rafforzare l’applicazione delle decisioni". Oltre alle misure rivolte direttamente agli stock ittici commerciali, si legge nel comunicato, “al tavolo dei negoziati è stata presentata anche una serie di raccomandazioni intese a ridurre al minimo l'impatto della pesca sull'ambiente marino nel suo complesso”. È stato adottato un piano d'azione regionale “per la protezione delle specie vulnerabili, tra cui uccelli marini, cetacei e tartarughe marine”. E sono state messe in sicurezza “le specie in grave pericolo di estinzione, come l’anguilla europea e lo storione del Mar Nero”. Occhi puntati anche sugli ambienti marini vulnerabili per i quali la Commissione ha concordato una tabella di marcia per l'istituzione di una "zona di pesca regolamentata per proteggere i fragili cumuli di corallo dei Cabliers nel Mare di Alboran".

Tra le iniziative a favore dell’ambiente, c’è anche quella a lungo termine per decarbonizzare la flotta della pesca regionale e l’acquacultura in generale, per ridurre l’uso della plastica, migliorare la gestione dei rifiuti e istituire programmi di monitoraggio ambientale, nelle regioni che ricevono sostegno. Sono stati avviati inoltre "due programmi permanenti di ispezione e monitoraggio in relazione alle acque internazionali", mentre "nuovi programmi di documentazione delle catture di rombo chiodato del Mar Nero e corallo rosso del Mediterraneo, due specie importanti dal punto di vista commerciale, rafforzeranno la responsabilità e contribuiranno alla lotta contro le attività illegali".

Tra i punti al centro di questa riunione di Spalato, conclusasi venerdì scorso, c'è anche il controllo sul mancato rispetto delle decisioni con l’istituzione di un "sistema regionale di sorveglianza e controllo delle navi che è stata oggetto di un forte impegno politico".

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