(ANSA) - NAPOLI, 06 NOV - L'Unione per il Mediterraneo (UpM)
ospiterà la riunione dello "Youth Engagement for a Sustainable
Mediterranean" (Coinvolgimento dei Giovani per un Mediterraneo
Sostenibile) che vedrà 100 giovani da 20 Paesi euromediterranei
riunirsi il 9 novembre al Palau de Pedrables di Barcellona.
L'evento fa parte della terza edizione del Mediterranean Youth
Academy, un programma di formazione di quattro giornate che è
co-organizzato dalla Fondazione Egiziana dei Giovani del
Mediterraneo per coinvolgere i ragazzi nella risposta dell'area
ai cambiamenti climatici, alla disoccupazione giovanile e alla
necessaria inclusione sociale.
In una Regione come il Mediterraneo in cui circa un terzo
della popolazione ha meno di 24 anni, un dato che arriva quasi
al 50% nei Paesi della Mena (Medio Oriente e Nord Africa), i
giovani sono, in maniera allarmante, non rappresentati nelle
istituzioni e nelle catene di chi prende decisioni. Oltre il 40%
degli under 24 sono disoccupati, un fenomeno che colpisce
soprattutto le donne. Rafforzare la loro partecipazione alla
società è considerata come la chiave per indirizzare sfide come
il cambiamento climatico e la disoccupazione, riuscendo così a
realizzare uno sviluppo che sia inclusivo e sostenibile.
Uno dei forum più attesi è infatti il "Coinvolgimento dei
Giovani per un Mediterraneo Sostenibile" che vedrà la
partecipazione di leader politici, organizzazioni
internazionali, associazioni della società civile e giovani da
tutta la regione Euro-Mediterranea che si incontreranno per
discutere di tre temi critici: la transizione verde e digitale,
l'assunzione lavorativa dei giovani, e l'inclusione sociale per
loro. Nell'agenda della UpM è prevista anche una chiamata
all'azione, che comprende un set di proposte e raccomandazioni
che puntano a rafforzare il ruolo dei giovani nell'affrontare le
sfide globali da qui al 2030. Nella sezione verranno presentati
dei risultati obiettivo chiave che verranno portati dalla
Mediterranean Youth Academy e ci sarà anche un dibattito
regionale su tre pannelli di programma in cui si discuterà degli
ostacoli e delle opportunità regionali. Tra i principali
protagonisti della giornata di riflessione e lancio di nuove
sfide ci saranno Nasser Kamel, segretario generale dell'UpM,
Fakhri Altwal, ministro per la gioventù della Giordania, Yasmeen
ElSayed, vicepresidente della Mediterranean Youth Foundation.
Tra gli altri partecipanti spiegheranno i loro progetti e
risultati Mariam Bachat, una dei creatori dei contenuti
culturali libanesi per i turisti e che fa parte della comunità
#InTheirEyes, lavorando per un Libano che nella sua visione non
è ben rappresentato nei media; Aimen Degaichia, membro algerino
della rete Ue Jeel Connect che raccoglie i Paesi vicini
all'Unione Europea, che presenterà il BasmaTech, il primo
incubatore virtuale delle startup in Africa e nell'area Mena per
sostenere persone con disabilità a far partire loro idee
imprenditoriali o trovare lavoro. L'egiziana Nour Mohamed
illustrerà invece le strade aperte dalla Mostadam Business
Incubator, un progetto implementato nella rete per l'impegno a
favore delle donne dell'Onu che in Egitto si sta impegnando per
lo sviluppo delle donne nell'impresa green. Ci sarà anche
Georges Mrad, fondatore della maratona di volontari, che lavora
trovando per i volontari 42 incarichi, uno per giorno in 42
giorni in cui decidono di impegnarsi in Libano. (ANSA).
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100 giovani Euromed discutono di clima e lavoro per ragazzi
Il 9 novembre a Barcellona forum nell'ambito giornate dell'UpM