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Clima: Unione per il Mediterraneo, serve cooperazione tra Stati

Nasser Kamel, disastri naturali 'non potranno che peggiorare'

Il segretario generale dell'Unione per il Mediterraneo Nasser Kamel

Redazione Ansa

ROMA - Gli effetti dannosi del cambiamento climatico "hanno bisogno di cooperazione e collaborazione fra gli Stati. Nessun paese può affrontare queste sfida da solo". Lo ha detto Nasser Kamel, segretario generale dell'Unione per il Mediterraneo (UpM), all'inaugurazione del panel di alto livello su "Cambiamento climatico, protezione civile e protezione umana-verso un'efficiente cooperazione euro-mediterranea", in corso alla Farnesina fino al 7 giugno, che vede il lancio del documento PPRD Med (Prevention, Preparedness and Response to natural and man-made disasters").

Kamel ha sottolineato più volte la necessità di cooperazione e collaborazione dell'area regionale di sua competenza, di una sinergia fra gli Stati. Ha anche rivolto un pensiero, esprimendo condoglianze, alle vittime dell'alluvione in Emilia Romagna come anche di quelle dell'Algeria, della Spagna, della Turchia.

L'avvio del piano odierno, a suo avviso, è la risposta ad un dialogo fondamentale in una materia, quella dei disastri naturali, che "non potranno che peggiorare" procurando anche effetti economici. Kamel ha ricordato che l'aumento della temperatura riduce il potenziale agricolo, che l'aumento degli effetti climatici in termini di pioggia e bombe d'acqua (si prevede un aumento del 50% nei prossimi anni) ha bisogno di misure forti per contenerli come anche è necessario gestire gli incendi promuovendo la prevenzione per le emergenze. Secondo Kamel, "abbiamo bisogno di un piano o di più piani integrativi" per affrontare tutte queste difficoltà che non potranno che basarsi sul "dialogo".

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