(ANSAmed) - ROMA, 7 DIC - Nell'ultimo decennio, la pesca
eccessiva si è ridotta drasticamente nel Mediterraneo e nel Mar
Nero, ma lo sfruttamento delle specie più commerciali è ancora
lungi dall'essere sostenibile. È quanto si legge in un rapporto
della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (GFCM),
che fa capo all'Organizzazione delle Nazioni Unite per
l'alimentazione e l'agricoltura (FAO). L'ultima edizione del
rapporto "Stato della pesca nel Mediterraneo e nel Mar Nero"
(SoMFi) registra una diminuzione dello sfruttamento eccessivo
delle risorse nell'area, soprattutto con riferimento alle specie
più importanti, dalla sogliola dell'Adriatico al nasello
europeo, che sono oggetto di piani di gestione multilaterali.
Nonostante ciò, il 73% delle specie commerciali è ancora
interessato da una pesca eccessiva, mentre la pressione della
pesca, pur essendo diminuita nel tempo, continua a essere doppia
rispetto al volume considerato sostenibile.
"Nella Strategia per il 2030, i membri della GFCM hanno
fissato nuovi obiettivi per far fronte a tale criticità. Sono
consapevoli che è fondamentale invertire la tendenza al declino
delle risorse acquatiche, così come indispensabile è collegare i
risultati afferenti alla redditività con quelli relativi alla
sostenibilità," ha spiegato Miguel Bernal, Segretario esecutivo
della GFCM di recente nomina. "La nuova strategia offre una
visione ambiziosa e richiede un impegno collettivo più
coraggioso rispetto al passato".
Nel Mediterraneo e nel Mar Nero la pesca genera introiti
annui per 2,9 miliardi di dollari e si stima crei mezzo milione
di posti di lavoro lungo tutta la catena di valore. In media,
uno ogni 1000 abitanti delle zone costiere della regione è un
pescatore; in alcune zone costiere, il dato può essere fino a
dieci volte maggiore. Tuttavia, la forza lavoro sta
invecchiando. Nel 2020 più della metà di tutti gli equipaggi
aveva più di 40 anni, mentre i giovani di età inferiore ai 25
anni erano soltanto il 10 per cento. Stando ai più recenti dati
contenuti nel rapporto SoMFi, il fenomeno si sta
aggravando.(ANSAmed).
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FAO,pesca eccessiva ridotta nel Med ma ancora per 73% specie
'Urgente invertire tendenza, unire redditività e sostenibilità'