(ANSA) - TUNISI, 04 NOV - Le tecnica dell'idroponica
(coltivazione fuori suolo) adottata nell'ambito del progetto di
cooperazione italo-tunisino Intesa, può ridurre dell'80%
l'utilizzo di acqua per l'irrigazione, rispetto all'agricoltura
tradizionale e del 90% l'utilizzo di fertilizzanti chimici. Lo
ha affermato il consigliere Presidente dell'Unione tunisina
dell'agricoltura e della pesca (Utap) e coordinatore del
progetto, Bayrem Hamada, in occasione della conferenza
internazionale a Tunisi, intitolata "Le sfide dell'agricoltura
sostenibile nel Mediterraneo attraverso il progetto Intesa",
precisando che il Progetto INTESA (Innovation in technologies to
support Sustainable Development of agribusiness), cofinanziato
dall'Ue nell'ambito del programma ENI di cooperazione
transfrontaliera Italia Tunisia 2014-2020, consentirà di
limitare il costi della produzione agricola, come l'acquisto dei
fertilizzanti, di aumentare la produzione e promuovere la
produzione di prodotti agricoli senza l'utilizzo di metalli
pesanti.
Il progetto mira anche a supportare pratiche alternative al
fine di promuovere un'agricoltura sostenibile e innovativa in
mezzo a una significativa crescita della popolazione in Tunisia
e nel mondo, le mutevoli esigenze di consumo e la scarsità di
risorse idriche a causa del cambiamento climatico. Hamada ha
sottolineato l'importanza di cambiare la mentalità degli
agricoltori tunisini che devono comprendere i benefici
dell'agricoltura idroponica, soprattutto visto le difficoltà
incontrate dalle colture tradizionali e la loro elevata
esposizione alle malattie trasmesse attraverso il suolo e la
scarsità di acqua e fertilizzanti. Hamada ha anche invitato lo
Stato tunisino a riconoscere queste pratiche agricole, a
mobilitare linee di finanziamento bancario e fornire il supporto
necessario agli agricoltori specializzati in questo tipo di
colture. Il direttore dell'Unione Regionale dell'Agricoltura e
della Pesca di Nabeul ed esperto di coltura idroponica, Slim
Zouari ha sottolineato la necessità di adottare colture fuori
suolo nelle aree urbane e non solo nelle aree agricole, in modo
che i cittadini possano coprire parte del loro fabbisogno con
ortaggi a foglia e frutti, utilizzando piccole aree, affermando
che la coltivazione tradizionale utilizza 400 kg di acqua per
produrre un kg di ortaggi, mentre la coltivazione fuori suolo
utilizza solo il 20% di questa quantità di acqua per produrre la
stessa quantità di ortaggi, il che aiuta ad adattarsi ai
cambiamenti climatici. Dal canto suo, Mohamed Amine Mechichi,
agricoltore specializzato in coltivazione fuori suolo a Soliman
(Nabeul), ha affermato che questa tecnica permette alla pianta
di attingere facilmente il proprio fabbisogno idrico, senza
degradare il terreno limitando l'uso di macchine agricole per
arare e seminare la terra e l'uso di pesticidi. Mechichi, che ha
lanciato il suo progetto nel 2019, ha affermato che l'uso della
coltivazione fuori suolo gli consente di produrre una tonnellata
di basilico al mese su una superficie non superiore a 500 m2,
mentre la coltivazione tradizionale richiede un terreno di
almeno un ettaro per produrre la stessa quantità di basilico. Ha
aggiunto che la produzione mensile di basilico consuma solo 10
m3 di acqua/mese, un costo mensile di 2 dinari. Ha chiesto
l'integrazione delle attrezzature necessarie per l'agricoltura
idroponica (principalmente attrezzature di plastica) nell'elenco
delle attrezzature agricole per limitare i costi di importazione
e rimuovere le barriere doganali e finanziarie che gli
agricoltori specializzati in queste colture devono affrontare.
Diverse sperimentazioni nella produzione di pomodori e ortaggi a
foglia fuori terra sono state condotte nel sud Italia e in
Tunisia, nell'ambito del progetto Intesa, che proseguirà fino a
giugno 2023.
"Intesa" prevede anche, nel prossimo periodo, sessioni di
formazione per agricoltori, studenti delle scuole agrarie e
giovani imprenditori, nonché iniziative di laboratori viventi a
Tunisi e Sfax e studi di mercato per questo tipo di colture.
(ANSAmed) (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Agricoltura: idroponica riduce 80% consumo acqua irrigazione
A Tunisi conferenza di progetto 'Intesa' Italia-Tunisia