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Ambiente: Mediterraneo sarà al centro della Cop27 in Egitto

Prima volta Padiglione dedicato, nell'area riscaldamento più veloce

Redazione Ansa

NAPOLI - Per la prima volta nella sua storia la COP ospiterà un Padiglione del Mediterraneo. La novità alla 27ma edizione che si svolgerà in Egitto, a Sharm el-Sheikh, dal 6 al 18 novembre ed è stata concepita per mettere in evidenza sia le sfide urgenti che la regione sta attualmente affrontando, sia le soluzioni innovative già sviluppate in tutto il Mediterraneo, aumentando la consapevolezza su una regione trascurata nei negoziati sul clima. Lo annuncia l'Unione per il Mediterraneo (UpM) in una comunicato. Situato nella zona Blu della COP 27, il Padiglione del Mediterraneo ospiterà eventi e riunioni rilevanti ed offrirà un'opportunità eccezionale per mettere in luce queste gravi sfide, nonché per illustrare, condividere, ampliare e discutere le avanzate iniziative applicate e pianificate nella regione.

Il Padiglione del Mediterraneo è concepito come uno spazio per tutti gli attori regionali - pubblici e privati, scientifici e accademici, tecnici, politici, della società civile, della finanza e delle imprese - attivamente impegnati ad affrontare la crisi climatica nel e intorno al Mar Mediterraneo, sottolinea l'UpM, che guida l'iniziativa attraverso il suo Segretariato insieme al Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente - Piano d'Azione per il Mediterraneo (UNEP-MAP) e alla Fondazione PRIMA, insieme a una coalizione delle più importanti organizzazioni che si occupano di azione per il clima nella regione.

Nel contesto della crisi climatica globale, l'area del Mediterraneo si trova di fronte a sfide proprie che possono portare all'instabilità regionale: impatto estremamente grave ed accelerato, è la seconda regione di riscaldamento più veloce del pianeta (20% più veloce rispetto alla media globale), che si sovrappone a una pericolosa asimmetria socio-economica e mancanza di integrazione, ricorda l'UpM.

Con un approccio innovativo, il Padiglione del Mediterraneo si avvarrà della rete indipendente di esperti mediterranei sui cambiamenti ambientali e climatici (MedECC) come consiglio scientifico per le sue attività. Il MedECC riunisce oltre 600 scienziati provenienti da 35 Paesi e ha pubblicato nel 2019 il primo rapporto di valutazione scientifica sull'impatto dei cambiamenti ambientali e climatici nella regione del Mediterraneo.

"Una transizione rapida ed efficace richiede uno sforzo congiunto da parte di tutti gli attori interessati", affermano gli organizzatori. Il Padiglione è pensato per servire la regione e opererà come hub per attività e collaborazioni intraprese dalle istituzioni pubbliche regionali, organizzazioni delle società civile e dagli enti del settore privato che catalizzano una transizione sostenibile attraverso l'innovazione collettiva.

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