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Med: al via a Palermo il Centro di ricerca nazionale sulla biodiversità

48 partner in rete per protezione e ripristino ecosistemi

Redazione Ansa

PALERMO - Al via da oggi il National Biodiversity Future Center (Nbfc), primo centro di ricerca nazionale per la biodiversità, ospitato presso l'Università degli Studi di Palermo. Lo rende noto il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Crea), che partecipa al progetto. Il National Biodiversity Future Center, previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) - informa il Crea - si focalizza sul tema prioritario a livello nazionale e internazionale della biodiversità attraverso una rete, coordinata dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e composta da 48 partner, scelti tra Università, organismi di ricerca, fondazioni e imprese, in base alla loro comprovata leadership scientifica, tecnologica, etica e di mercato.

Il progetto prevede un finanziamento di oltre 320 milioni di euro per i primi tre anni (2023-2025) e il coinvolgimento di oltre 1.300 ricercatori degli enti partner. Il Centro Nazionale per la Biodiversità svolge ricerca e promuove lo sviluppo di soluzioni per monitorare, preservare e ripristinare la biodiversità funzionale, al fine di contrastare l'impatto antropico, gli effetti dei cambiamenti climatici e di supportare i servizi ecosistemici. Al tempo stesso, il Centro supporta le attività di ricerca e innovazione per la valorizzazione della biodiversità attraverso processi di economia circolare e di restoration economy, capaci di tutelare le risorse ambientali e assicurare il benessere della persona. L'elemento chiave del Centro di biodiversità sono le tecnologie abilitanti come le biotecnologie, l'intelligenza artificiale, le tecnologie per le scienze della vita, che consentono di comprendere la complessità biologica e di individuare soluzioni ad alto valore tecnologico, per una gestione sostenibile della biodiversità garantendo la resilienza degli ecosistemi e promuovendo uno stile di vita più sostenibile.

Il Centro si focalizza sul Mediterraneo (hotspot di biodiversità) e affronta sfide globali relative alla protezione e al ripristino degli ecosistemi marini, costieri e terrestri. Attraverso un approccio multidisciplinare, il Centro individua le strategie efficaci per ridurre la pressione antropica su ecosistemi, specie e popolazioni, anche sostenendo e sviluppando biobanche, favorendo la creazione e l'aggregazione di aree protette e di infrastrutture verdi e individuando soluzioni tecnologiche e gestionali capaci di generare valore ambientale, sociale ed economico.

Il Centro affronta, inoltre, tematiche emergenti strettamente connesse al benessere della persona come la forestazione e la rigenerazione urbana e l'individuazione di Nature Based Solution in grado di mitigare problematiche socio-ambientali (inquinamento, calamità ambientali e riscaldamento globale). L'approccio "One Health" fornisce, infine, una visione integrata di tutte le componenti della biodiversità per la sicurezza e per il benessere e stimola lo sviluppo di nuove figure professionali capaci di affrontare le sfide contemporanee (green job).

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