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Anbi Lazio:grave situazione per la siccità

'Maggio ha aggravato quadro dopo poche piogge invernali'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 11 GIU - E' "grave" l'emergenza siccità nel Lazio. Il quadro aggiornato è fornito dall'Anbi Lazio, l' Unione Regionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue, che ha il suo "quartier generale" presso l'impianto idrovoro di Focene, nel comune di Fiumicino. "L'emergenza siccità nel Centro Sud d'Italia è fattuale - afferma Sonia Ricci, Presidente di Anbi Lazio - il torrido mese di maggio, appena trascorso, con picchi tipici delle giornate più calde di agosto, ha aggravato una situazione già di per sé molto critica e dovuta alle scarsissime precipitazioni invernali. Da inizio anno a Roma sono caduti solo 137 millimetri di pioggia rispetto ai 357 millimetri di media degli ultimi 16 anni. Nel resto della regione i millimetri non raggiungono i 100. Questo ennesimo, allarmante, record si riversa inevitabilmente sulla portata dei corpi idrici laziali e nelle falde che sono sempre più impoverite. Il Tevere è circa un metro più basso rispetto la sua normale portata, il fiume Velino nel suo corso risente fortemente del 50% di precipitazioni in meno, è critica la condizione idrica dei fiumi Sacco e Liri; il lago di Bracciano registra meno 25 centimetri rispetto il 2021 e non è da meno il bacino di Nemi che ha un livello medio (cm. 50), inferiore di oltre un metro a quello registrato nello stesso periodo dell'anno scorso (cm. 162). Situazione grave che ha indotto a far partire gli impianti irrigui sin dal febbraio scorso in molte province del Lazio", aggiunge Ricci. Preoccupante anche la situazione idrica ai Castelli Romani, dove i laghi sono ai "minimi storici con deficit idrico quantificabile in 50 milioni di metri cubi". (ANSA).

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