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Acqua: Unesco, acqua sotterranea abbondante ma non sfruttata

Solo 25% dell'acqua dolce che usiamo proviene da queste fonti

Redazione Ansa

ROMA - "L'acqua sotterranea è abbondante, a livello globale tuttavia solo un quarto della totalità dell'acqua dolce che usiamo proviene da fonti sotterranee. Il suo pieno potenziale è ancora largamente non sfruttato". Lo ha dichiarato Michela Miletto, direttrice del World Water Assessment Programme (Wwap) dell'Unesco, in un messaggio video per l'evento "Pursuing the Human Right to Water", organizzato dal Cnf al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai in occasione della Giornata mondiale dell'acqua.
La direttrice ha presentato i principali risultati del rapporto di Nazioni Unite e Unesco 'Acque sotterranee. Rendere visibile la risorsa invisibile'. "Il 69% dell'estrazione di acqua sotterranea riguarda il settore agricolo, seguito dal 22% per uso domestico e 9% per usi industriali", ha detto Miletto.
"Mentre negli ultimi 60 anni alcuni Paesi hanno aumentato considerevolmente i loro prelievi di acque freatiche, altri Paesi, in Africa in particolare devono ancora trarre pieno vantaggio dalle loro risorse idriche sotterranee", ha spiegato, sottolineando che il continente africano è ricco di questa risorsa. "Per utilizzare il pieno potenziale di questa risorsa in maniera sostenibile, abbiamo bisogno di un quadro di governance e di piani di gestione", e "la gestione delle acque freatiche mira a controllare i prelievi ed evitare le contaminazioni", ha sottolineato Miletto.
"Le acque freatiche rappresentano un grande approvvigionamento di acqua dolce a livello globale, in un mondo caratterizzato da una domanda di acqua crescente e dove le risorse idriche superficiali sono spesso scarse e sempre più messe a dura prova. Sbloccare il pieno potenziale delle acque sotterranee richiede sforzi concertati per gestire e utilizzare le acque in modo sostenibile", ha affermato. 

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