(di Domenico Conti)
(ANSAmed) - ROMA, 11 GEN - La crisi climatica, l'aumento
delle divisioni sociali, l'impennata dei rischi informatici e
una ripresa globale che si preannuncia "volatile e irregolare"
nei prossimi tre anni: sono i rischi globali principali secondo
il Global Risk Report 2022 del World Economic Forum, il cui
sondaggio condotto a livello globale, con sullo sfondo la crisi
pandemia che giunge al suo terzo anno e "rappresenta ancora una
minaccia critica per il mondo intero", vede solo un esperto su
sei ottimista e solo uno su dieci che pronostica
un'accelerazione della ripresa globale.
"Per risolvere questi problemi sistemici, i leader mondiali
devono adottare un approccio coordinato tra più stakeholder,
anche se il margine di collaborazione si restringe", si legge
nel report dell'organizzazione di Ginevra che tiene ogni anno i
meeting di Davos, e che quest'anno ha dovuto rinviare gli
incontri in presenza a causa della variante Omicron. I rischi
climatici dominano la classifica delle maggiori preoccupazioni
per impatto e probabilità, specie nel lungo termine in cui
cinque dei dieci maggiori rischi globali - dal fallimento delle
politiche ambientali alla perdita di biodiversità - sono tutti
legati al cambiamento climatico. L'invito del Wef ai leader è "a
pensare fuori dagli schemi dei report trimestrali e a creare
politiche che gestiscano i rischi e definiscano il programma
degli anni a venire". Più nell'immediato, dopo l'eventualità di
un'inazione sul fronte climatico, che è il rischio numero uno
per gravità, il report guarda a rischi posti dalla situazione
economica, collegati direttamente alla pandemia.
"Diseguaglianze nella somministrazione dei vaccini - con solo
il 6% della popolazione vaccinata nei 52 Paesi più poveri dove
vive il 20% della popolazione mondiale - e la conseguente
disomogeneità nella ripresa economica rischiano di aggravare
fratture sociali e tensioni geopolitiche". Le conseguenze
rischiano di essere non solo "crisi di fratture sociali
all'interno dei Paesi e fra i Paesi" e "crisi di sussistenza"
all'interno dei Paesi più vulnerabili, ma anche l'esacerbarsi di
"confronti geopolitici", termine con cui il rapporto del Wef
sfiora le tensioni fra l'Occidente e la Russia sull'Ucraina o
con la Cina. Insomma il terremoto posto dalla pandemia sul
fronte sanitario, con i suoi impatti economici, rischia di
peggiorare la tenuta sociale "creando tensioni proprio quando la
collaborazione all'interno della società, e della comunità
internazionale, è fondamentale per assicurare una ripresa
globale più rapida", dice Saadia Zahidi, Managing Director del
World Economic Forum.
Sempre sul piano economico, il Risk Report avverte del
rischio che esplodano le bolle finanziarie dovute alle
valutazioni gonfiate di alcuni asset, e di crisi del debito, cha
ha raggiunto nuovi record a livello globale: entrambi i temi
fronteggiano un'inversione di tendenza da parte delle banche
centrali verso la stretta monetaria, con le decisioni della Fed
che rischiano di pesare per i Paesi emergenti. Non manca,
infine, il problema della "crescente dipendenza dai sistemi
digitali, intensificata negli ultimi due anni, che ha innalzato
i rischi posti dalle minacce digitali o di sicurezza
informatica". (ANSAmed).
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L'allarme del Wef, da clima e pandemia rischi ancora alti
Ripresa più lenta, fondamentali le vaccinazioni nei Paesi poveri