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Convenzione di Barcellona lancia programmi biodiversità nel Med

Quattro giornate in Turchia, lancio cooperazione tra Paesi

I partecipanti alla Cop22 a Antalya in Turchia

Redazione Ansa

NAPOLI - L'avvio del programma di lavoro con budget per il prossimo biennio e la Strategia medio-terminale per gli anni 2022-2027, la designazione del Mar Mediterraneo come area di controllo delle emissioni dell'anidride solforosa chiesta all'International Maritime Organization, l'adozione del Programma di conservazione della biodiversità nella regione Mediterranea, l'avvio delle misure per supportare gli affari verdi e circolari sui prodotti. Questi alcuni dei punti approvati nell'ultima giornata dell'edizione 2021 della Cop22, organizzata dalla Convenzione di Barcellona in Turchia nella città di Antalya a cui hanno partecipato esponenti dei paesi Mediterranei ma anche esponenti delle agenzie mondiali.

"La COP 22 - ha dichiarato al termine Tatjana Hema, coordinatrice per il Mediterraneo dell'Unep, l'agenzia dell'Onu per l'ambiente - entra nella storia con uno spirito di cooperazione che non verrà dimenticato". Hema ha applaudito l'approvazione dell'ambiziosa agenda che mette la regione mediterranea su un percorso di sostenibilità, procedendo in una solida strada verso i "Sustainable Development Goals".

Forte il sostegno dai turchi che ospitavano l'evento, iniziato dal 7 dicembre, con il docente che lavora al Ministero su ambiente, urbanizzazione e cambiamenti climatici Emin Birpinar che ha sottolineato come il Mediterraneo lavora come centrale bacino di civilizzazione, ricco di culture diverse che vanno conservate per le future generazioni. Birpinar ha anche sottolineato le decisioni importanti sulla protezione comune della biodiversità marittima e nell'affrontare insieme i rifiuti in mare, aspirando a che le decisioni prese insieme dal Cop possano essere un modello per il mondo. Il ministro turco dell'Ambiente Murat Kurum, ha sottolineato l'impegno dei Paesi del Mediterraneo sulle forti sfide da affrontare, facendo una lista di urgenti problemi ambientali che vanno affrontati con la cooperazione dei Paesi.

Tra le altre decisioni forti prese insieme dai Paesi ad Antalya spicca anche l'intervento delle organizzazioni internazionali sul ruolo che deve essere dato alla Convenzione di Barcellona sulle politiche ambientali complessive del Mediterraneo e l'intervento dei Ministeri nazionali nelle tre crisi sul cambiamento climatico, sulla rappresentazione della biodiversità e sull'inquinamento.

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