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Spagna: crisi nel Mar Menor, il governo promette controlli

Vicepremier: moria di pesci problema di 'enorme importanza'

Moria di migliaia di pesci e crostacei nel Mar Menor

Redazione Ansa

MADRID - Il governo spagnolo promette controlli per garantire che non vengano compiute irregolarità nella gestione del Mar Menor, laguna salata situata nel sud-est del Paese iberico e colpita da diversi giorni da una moria di migliaia di pesci e crostacei. "Resteremo vigili", ha affermato la vicepremier e ministra della Transizione Ecologica Teresa Ribera, che oggi ha visitato la zona interessata da quello che ha definito un problema "di enorme importanza".

La crisi che ha colpito questo spazio naturale desta molte preoccupazioni tra abitanti della zona, esperti ed ambientalisti: si teme che la moria dei pesci sia provocata da un fenomeno di anossia (mancanza di ossigeno) su cui potrebbero influire scarichi inquinanti provenienti da attività agricole e di altra natura. Ribera ha sostenuto che è necessario che venga "rispettata la legge" per evitare di coprire "poche persone" che starebbero agendo illegalmente.

Le parole della vicepremier sono arrivate dopo giorni di polemiche politiche tra il governo e l'amministrazione di Murcia, la regione competente sul Mar Menor, in merito a chi debba assumere la responsabilità di quanto sta avvenendo nella laguna. Le autorità nazionali e regionali hanno annunciato alcune misure che hanno l'obiettivo di limitare scarichi nocivi nelle sue acque e danni al suo fragile ecosistema. Secondo il giornale locale La Opinión de Murcia, nelle ultime ore la situazione del Mar Menor è leggermente migliorata dopo varie giornate consecutive in cui sono state raccolte tonnellate di organismi morti sulle spiagge dell'area colpita.

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