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Unesco: iniziative per la protezione patrimonio subacqueo

Compie 20 anni la Convenzione protezione patrimonio sottomarino

Redazione Ansa

(ANSA) - TUNISI, 07 GIU - In occasione del 20° anniversario della Convenzione per la protezione del patrimonio culturale subacqueo, l'Unesco ha avviato il più grande programma di cooperazione internazionale mai visto che coinvolge otto Paesi delle due sponde del Mediterraneo, tra cui la Tunisia, per la salvaguardia patrimonio culturale subacqueo del Banco di Skerki, eccezionale sito archeologico situato nella parte nord-occidentale del Canale di Sicilia, frequentato fin dall'antichità dalle navi che percorrevano la rotta commerciale tra Roma e Cartagine.

Uno dei punti di forza della Convenzione è la promozione della cooperazione internazionale nella protezione del patrimonio culturale subacqueo. Per la prima volta nella storia della Convenzione, otto Stati delle due sponde del Mediterraneo - Tunisia, Algeria, Croazia, Egitto, Francia, Italia, Marocco e Spagna in qualità di Stato coordinatore - hanno unito le loro forze, per salvaguardare il patrimonio culturale subacqueo delle Rive Skerki, un'area di eccezionale potenziale archeologico situata a nord-ovest del Canale di Sicilia. Quest'area è al centro di una rete di scambi nel Mediterraneo che risale a diversi millenni fa. Il Banco di Sherki, è una formazione rocciosa sottomarina che si trova nel Canale di Sicilia in acque internazionali, è costituito da scogliere pericolose per la navigazione e si trova lungo un'antica rotta commerciale d'alto mare che collega Ostia - il porto di approvvigionamento di Roma - alla città di Cartagine nell'attuale Tunisia. Grazie all'esclusivo meccanismo di cooperazione statale previsto dalla Convenzione del 2001, l'Unesco sta lanciando, insieme a questi otto Paesi partner, un'importante campagna per studiare e salvaguardare questo sito. Ciò è essenziale per comprendere la storia del Mediterraneo e una missione di indagine scientifica nell'area è prevista per l'autunno 2021.

Il 20° anniversario della Convenzione offre un'opportunità unica per celebrare questi risultati che hanno portato avanti gli studi di archeologia subacquea e per la protezione del patrimonio sottomarino. È anche una grande opportunità per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla protezione di detto patrimonio e per riflettere, collettivamente, sulle numerose sfide che ci attendono.

"Questa è un'occasione per mobilitare più Stati per ratificare la Convenzione e garantire così la migliore protezione possibile di questo patrimonio, attraverso una maggiore cooperazione internazionale", ha affermato l'Unesco in una nota. (ANSA).

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