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Arabia Saudita, nuova strategia per obiettivi accordo Parigi

Forte spinta rinnovabili per dimezzare emissioni entro 2030

Redazione Ansa

NAPOLI - L'Arabia Saudita, il maggior esportatore di petrolio al mondo, si è unita ad altri grandi produttori di petrolio e gas come Usa, Canada, Norvegia e Qatar nello stabilire un forum di produttori a zero emissioni, che punta agli obiettivi di abbassamento delle emissioni stabiliti dall'accordo di Parigi. Lo annuncia il quotidiano The National, riportando un comunicato del governo che sottolinea come il Paese arabo adotterà un approccio di economia circolare al carbone per sostenere la gestione delle emissioni. "L'obiettivo generale dell'accordo di Parigi -si legge nel comunicato - è di rafforzare la risposta globale nel contesto di uno sviluppo sostenibile globale e di compiere sforzi per sradicare la povertà, per raggiungere questi obiettivi ci deve essere una comprensiva metodologia che tiene in conto le diverse circostanze nazionali e regionali".

L'annuncio arriva dopo quello fatto dal presidente americano Joe Biden che giovedì aveva svelato un target di dimezzamento delle emissioni di co2 negli Usa, dai livelli 2005 all'obiettivo da raggiungere nel 2030. Un obiettivo ambizioso del secondo Paese al mondo che produce maggiori emissioni dopo la Cina che marca un'inversione netta della politica statunitense rispetto al suo predecessore Donald Trump, il quale aveva di fatto ignorato i cambiamenti climatici e ritirato il Paese dagli accordi di Parigi. Biden ha anche annunciato che per il 2024 gli Usa raddoppieranno i suoi aiuti annuali ad altri Paesi per aiutarli a raggiungere gli sforzi sul cambiamento climatico.

L'Arabia Saudita programma di aggiungere gas e energie rinnovabili fino al livello uguale a un milione di barili di petrolio al giorno per il 2030, ha stabilito il principe Mohammed bin Salman. L'obiettivo è quindi di usare energia verde nel Paese ed aumentare l'esportazione di petrolio.

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