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Raggi con ambasciatori Israele e Bahrein per albero 'pace'

A Bioparco a Roma prima iniziativa dopo firma Accordi di Abramo

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 20 APR - Un albero piantato in segno di pace, non solo per simboleggiare i 51 anni dall'istituzione della Giornata mondiale della Terra ma soprattutto la recente sottoscrizione degli accordi di Abramo, la road map per un futuro di normalizzazione dei rapporti tra stati in Medio Oriente. A promuovere l'iniziativa la Fondazione Bioparco di Roma con le ambasciate in Italia di Israele e del Bahrein.

Madrina, la sindaca di Roma, Virginia Raggi.

Insieme, durante la cerimonia questa mattina, Raggi, l'ambasciatore israeliano Dror Eydar, e quello del Bahrein, Nasser Mohamed Yousef Al Belooshi, alla presenza del presidente della Fondazione Bioparco, Francesco Petretti, hanno piantumato un 'acer platanoides' "Crimson King". E' la prima volta, grazie agli Accordi di Abramo, che le diplomazie dei due Paesi promuovono un'azione comune.

"La piantumazione del nuovo albero all'interno del Bioparco indica la strada da seguire per preservare la nostra Terra e consegnarla ai nostri figli più verde, più sana e più vivibile - ha detto Raggi nel corso della cerimonia -. Ogni nuovo albero è ossigeno per le nostre città, una speranza per il nostro futuro, un passo fondamentale per il nostro Pianeta. La salvaguardia dell'ambiente è un impegno imprescindibile e comune, una responsabilità per oggi e per le future generazioni che necessita anche di un profondo cambiamento culturale e di nuovi approcci e modalità di gestione della cosa pubblica. Anche la presenza degli ambasciatori in Italia di Israele e del Bahrein, per la prima volta promotori di un'iniziativa congiunta a Roma dopo gli Accordi di Abramo, è significativa di un cammino condiviso verso lo sviluppo sostenibile".

Nell'occasione Raggi ha anche ricordato che grazie a un bando del 2021 Roma Capitale "solo quest'anno pianterà 2.500 alberi che saranno naturalmente manutenuti".

L'Ambasciatore d'Israele Eydar ha sottolineato: "Fino a non molto tempo fa, gli alberi li piantavamo separatamente, ognuno nel proprio mondo. Dalla firma degli Accordi di Abramo, scopriamo che la distanza tra noi è stata sempre artificiale, e che è molto più quello che ci accomuna di quello che ci divide.

Oggi piantiamo un albero insieme nella meravigliosa Roma, in onore di un buon futuro comune che attende i nostri figli, perché possano mangiare i frutti della pace e della normalizzazione tra i popoli".

L'Ambasciatore del Bahrein, Nasser Mohamed Yousef Al Belooshi ha dichiarato da parte sua: "E' giunto il momento di pensare diversamente a come poter salvare questo pianeta. Questo pianeta è la nostra casa e il suo benessere dovrebbe essere la nostra principale priorità. Parte del benessere della Terra implica il vivere in pace. Le guerre non causano solo devastazione sulla specie umana ma anche sulla Terra stessa".(ANSAmed).

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