(ANSA) - SULMONA, 20 APR - Giovedì 22 aprile, Giornata
internazionale della Madre Terra, il Parco Nazionale della
Maiella riceverà la nomina a Geoparco dell'Unesco insieme ad
altri sette Parchi. All'evento online, organizzato dall'Unesco e
dalla Rete globale dei Geoparchi (Ggn), sarà tra i relatori -
dalle 13:55 alle 14:05 - Lucio Zazzara, presidente del Parco
della Maiella: l'area protetta, estesa in Abruzzo su 74.095
ettari a elevata biodiversità faunistica, con 40 specie di
mammiferi, centinaia di specie di uccelli e 29 specie fra
rettili e anfibi, andrà ad aggiungersi, insieme al Parco
dell'Aspromonte, ai dieci Parchi italiani già nella Rete Europea
e nella Rete Globale dei Geoparchi sotto l'egida dell'Unesco.
"Lo stretto legame tra geologia, biodiversità e cultura
storica fa della Maiella un territorio unico in cui la presenza
umana è stata costante fin da epoche molto remote e ha prodotto
una costante e positiva interazione uomo-natura" spiega Zazzara.
Dal punto di vista geologico, la Maiella è un unicum.
"Rappresenta un modello di antico sistema di deposizione in
ambiente marino di piattaforma-transizione-bacino, ben
conservatosi grazie al fatto che non è stato molto deformato e
smembrato dai movimenti tettonici che hanno portato
all'orogenesi - prosegue Zazzara - Si è conservato bene anche
quello che costituisce una sorta di enorme 'magazzino' di
idrocarburi in affioramento, la Maiella intera. Ogni anno
arrivano qui studiosi dal mondo per fare ricerche o portare
studenti a fare 'palestra di geologia'".
Nel Parco sono censiti 95 geositi, appartenenti a 8
tipologie: stratigrafici, sedimentologici e strutturali, che
raccontano storia e movimenti della Terra e ambienti del
passato; paleontologici, che mostrano i numerosi fossili della
Maiella testimonianza di un antico mare tropicale;
geomorfologici, che permettono di capire il perché di un
paesaggio; geoarcheologici, che raccontano la storia dell'Uomo
intrecciata con quella della Terra; idrologici-idrogeologici,
che spiegano la disponibilità di risorse come l'acqua; minerari,
bitume e pietra calcarea. Il massiccio della Maiella, in
particolare, è peculiare per le forme glacio-carsiche. Il
territorio è, inoltre, caratterizzato da uno stretto legame fra
il patrimonio geologico e quello culturale.
"Molte grotte sono di interesse archeologico, gli scoscesi
versanti rocciosi delle montagne e i profondi valloni sono stati
luogo ideale per gli eremiti nel Medioevo. Gli oltre 40 eremi
della Maiella sono completamente fusi con la roccia calcarea.
Negli ultimi secoli le attività pastorali, agricole e minerarie
hanno lasciato evidenti segni sul paesaggio dando una forte
impronta sull'economia e la società locale: muretti e capanne in
pietra a secco, decine di cunicoli minerari per lo sfruttamento
del bitume e infrastrutture che sono oggi beni di archeologia
industriale".
"La nomina a Geoparco - conclude Zazzara - è un
riconoscimento decisamente molto importante che accenderà un
faro su questo territorio e su tutto l'Abruzzo". (ANSA).
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Parco Maiella, il 22 aprile la nomina a Geoparco Unesco
Presidente Zazzara, costante e positiva interazione uomo-natura