(ANSAmed) - ROMA, 2 FEB - "L'Italia con i suoi 8.000 km di
coste, undici confini marittimi e una filiera economica che
dalla pesca alla cantieristica e ai trasporti coinvolge quasi il
3% del Pil, è in prima linea nel Mediterraneo per il
rafforzamento di un sistema integrato di relazioni tra i Paesi
rivieraschi''. Lo ha evidenziato il sottosegretario agli Esteri,
Manlio Di Stefano, partecipando alla Conferenza Ministeriale
dell'Unione per il Mediterraneo (UpM) sulla Blue Economy.
Di Stefano ha anche sottolineato l'interesse condiviso dei
Paesi del Mediterraneo ''a garantire in maniera duratura la
salute del mare quale fattore di equilibrio ambientale e
climatico'' e ha ricordato ''le responsabilità che l'Italia
eserciterà su queste tematiche nel corso del 2021, in
particolare in qualità di Presidente della 26ma Conferenza delle
Parti della Convenzione Quadro sul Cambiamento Climatico e del
G20''. Infine, citando l'iniziativa WestMED, di cui l'Italia sta
esercitando, nel biennio 2020-2021 la Presidenza, il
sottosegretario ha detto: "stiamo lavorando allo sviluppo di
infrastrutture volte ad aumentare l'uso di energie pulite e
alternative nel trasporto marittimo, compreso il gas naturale
come combustibile di transizione verso un'industria marittima
de-carbonizzata".(ANSAmed).
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