(ANSAmed) - NAPOLI, 31 DIC - Due centri di ricerca greci
stanno costruendo delle infrastrutture per misurare gli
indicatori nell'aria ed esplorare le acque e il fondo marino nel
Mediterraneo sud-orientale, monitorandolo dai più alti strati
dell'atmosfera fino alle profondità di oltre 5000 metri
sottomarine, visto che quella parte del Mediterraneo è la più
profonda. Le strutture di monitoraggio dovranno studiare
approfonditamente i cambiamenti climatici e avere i dati
necessari per provare a prevedere catastrofi naturali. I
progetti sono cofinanziati dalla Bei.
Le ricerche aeree, si legge sul sito della Banca Europea per
gli Investimenti, saranno portate avanti dall'Osservatorio
Nazionale di Atene che sta costruendo l'Osservatorio Panellenico
Geofisico di Antikythera (Pangea). L'osservatorio sarà quindi
nell'isola di Antikythera, un piccolo isolotto quasi disabitato
tra Creta e il Peloponneso. "Il progetto Pangea - spiega Manolis
Plionis, presidente dell'Osservatorio Nazionale di Atene -
costituirà un grande balzo in avanti nella misurazione dei
parametri atmosferici e nella costruzione di modelli climatici
per l'area del Mediterraneo sudorientale. Il Mediterraneo è un
hotspot per i cambiamenti climatici e i dati ci aiuteranno a
capire come questi cambiamenti si evolveranno negli anni a
venire e che conseguenze avranno sulla società e sull'economia".
Per i fondali, invece, sarà il Centro Ellenico per le
Ricerche Marine a costruire un nuovo sommergibile per le
ricerche oceanografiche che sostituirà il precedente, archiviato
dopo 35 anni di esplorazioni. Il nuovo scafo potrà esplorare sia
le acque poco profonde vicino alla terra emersa, sia i mari
profondi, sarà lungo 70 metri e largo 16 e avrà al suo intero
dei laboratori per diversi scopi ma anche la possibilità di
agganciare altri laboratori mobili. Lo scafo sarà quindi una
versatile piattaforma per condurre un ampio spettro di missioni.
I due istituti sono in prima linea per comprendere
profondamente i cambiamenti climatici e capire come combatterli
e anche i danni che ci possono portare. Per questo la Banca
Europea degli Investimenti ha concesso un prestito da 57.7
milioni di euro al governo greco per finanziare in parte la
costruzione del nuovo osservatorio e il nuovo scafo sottomarino.
I due progetti hanno un'orizzonte di implementazione dai 5 ai 6
anni. "L'operazione - spiega Costas Kargakos, dirigente dei
prestiti alla Bei che ha lavorato sui due progetti - sostiene
gli sforzi del governo greco per promuovere gli investimenti
nelle ricerche strategiche delle infrastrutture e punta a
contribuire alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti
climatici, massime priorità per la Bei e l'Unione Europea".
(ANSAmed).
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In Grecia, un osservatorio studierà l'evoluzione del clima
Nuovi progetti cofinanziati da Bei per ricerche in sud-est Med