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Med: Kamel (Upm), cambio clima legato a crisi geopolitiche

Dialogues 'prestigioso luogo di incontro per affrontare sfide'

Nasser Kamel, segretario generale dell'Unione per il Mediterraneo (Upm) con la vice ministra degli Esteri Emanuela Del Re in occasione dei Med Dialogues a Roma

Redazione Ansa

ROMA - Nel Mediterraneo "oggi siamo molto più preoccupati degli effetti del cambiamento climatico, perché è correlato a tutti gli altri conflitti, compresi quelli geopolitici". Nella regione "stiamo affrontando un'emergenza climatica, molto più che nel resto del mondo". Lo ha dichiarato ad ANSAmed Nasser Kamel, segretario generale dell'Unione per il Mediterraneo (Upm), a margine della prima giornata dei Med Dialogues a Roma, durante la quale ha partecipato a una conferenza sugli investimenti per l'acqua organizzata dall'Unione.

"Quando guardiamo il Sahel e il Sahara, parte del problema è il cambiamento climatico. Quando guardiamo i flussi migratori che arrivano in Italia, parte di loro sono collegati al cambiamento climatico. La nostra è la seconda regione più colpita al mondo dal fenomeno, dopo l'Artico, ma nessuno vive nell'Artico. Siamo in 500 milioni a vivere intorno al 'Mare Nostrum'. Quello che stiamo cercando di fare con l'Upm è di diffondere la questione del cambiamento climatico in tutto ciò che facciamo, nello sviluppo economico, nell'istruzione, nella ricerca scientifica, nella integrazione regionale, e soprattutto nel cercare di spingere gli stati membri a definire chiare misure", ha sottolineato Kamel. "Noi siamo tra gli attori e stiamo cercando di aiutare nella creazione di ciò che chiamiamo nell'Upm 'un'area di pace, stabilità e prosperità'. Ora questi obiettivi non sono facili da raggiungere".

Parlando dei Med Dialogues, il segretario generale Upm ha sottolineato che la conferenza "è una delle più prestigiose al mondo, che ha un importante ruolo più di altre nello spingere tutti gli addetti ai lavori ad affrontare le sfide" della regione. "Non c'è nessuna risposta nazionale a queste sfide.

Abbiamo bisogno di risposte collettive, e per definire queste risposte dobbiamo riunirci, parlare e pianificare azioni per affrontare queste sfide. Il Mediterraneo è un'unione, quando si parla di sfide geopolitiche, ambientali ed economiche. Quando parliamo di migrazione, questa è collegata al cambiamento climatico, alla instabilità geopolitica", ha spiegato Kamel. "Se il Mediterraneo e l'Europa non si incontrassero ai Med Dialogues o in altri forum, come l'Unione per il Mediterraneo, non potremmo trovare veramente le risposte giuste", ha sottolineato.

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