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Tunisia: allarme per la diffusione del punteruolo rosso

Oltre 7.000 palme, 20% di tutte quelle del Paese, già attaccate

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI, 12 GIU - Oltre 7000 palme comuni, il 20% di tutte quelle della Tunisia, sono già state attaccate dal punteruolo rosso, il temibile coleottero che ne fa strage, in particolare nell'area della 'Grande Tunisi'.

Il grido di allarme proviene dalla Coalition Citoyenne contre le charancon (4c), un'associazione impegnata nella tutela dell'ambiente che ha precisato che se anche per il momento il punteruolo rosso non ha raggiunto le palme da datteri nelle oasi del sud, il rischio è tuttavia altissimo. "Abbiamo dunque bisogno di unire le nostre forze, di condividere le nostre idee per lottare al meglio contro il nemico che resiste e si moltiplica. Abbiamo forse perso una prima battaglia ma non la guerra contro questo flagello" indica in un comunicato l'associazione, sottolineando come la situazione sia inquietante nella Grand-Tunis e denunciando un debole coordinamento tra ministeri, con l'accusa alle autorità di dare troppa poca importanza a questo soggetto invece così importante. "Le cause principali della diffusione del punteruolo rosso nella Grand-Tunis sono l'immobilità da parte delle amministrazioni dovuta anche a lotte interne tra gli eletti locali, la burocrazia eccessiva, una certa miopia di tecnici e ingegneri, la mancanza di risorse" scrive l'associazione invitando tutte le parti ad unirsi nella lotta al punteruolo rosso che "trasfigura il nostro paesaggio e minaccia i nostri ecosistemi delle oasi. La Coalition Citoyenne contre le charancon (4c) annuncia anche una marcia popolare a Tunisi, da Place Pasteur al Parco del Belvedere, le cui palme sono già state decimate dal coleottero, per sensibilizzare i politici sul tema il 15 giugno. (ANSAmed) Leggi l'articolo completo su ANSA.it