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Clima: con accordo Parigi Pil Ue crescerà dell'1,1% al 2030

Studio, vantaggi anche in Cina, ma gli Usa ci rimetterebbero

Redazione Ansa

ROMA - Il rispetto dell'accordo di Parigi sul clima, che prevede di ridurre le emissioni di gas serra per limitare l'innalzamento della temperatura terrestre, farebbe crescere dell'1,1% il Pil dell'Unione europea al 2030, mentre l'occupazione registrerebbe un incremento dello 0,5%. I dati emergono dal rapporto "Energy scenario: Employment implications of the Paris Climate Agreement" dell'Eurofound.
A livello globale, guardando ai grandi inquinatori, anche la Cina trarrebbe vantaggi dalla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio: al 2030 il Pil aumenterebbe del 4,7%, e il lavoro del 2,3%. Più contenuti i benefici per l'India, con il prodotto interno lordo previsto a + 0,6% e l'occupazione a + 0,1%. Per gli Stati Uniti, invece, l'osservanza dell'accordo di Parigi non sarebbe foriera di crescita. Stando alle previsioni, il Pil diminuirebbe del 3,4% e l'occupazione calerebbe dell'1,6%.
Tornando all'Europa a 28, la Lettonia sarebbe il Paese più avvantaggiato in termini di Pil, con un aumento previsto di quasi il 6%. A seguire Malta, Belgio e Bulgaria, tutti sopra il 2%. L'Italia sarebbe invece sestultima per incremento di Pil, intorno al +0,7%.
Sul fronte della crescita dell'occupazione, Belgio e Spagna registrerebbero un +0,9%, davanti a Germania, Grecia, Slovacchia, Lettonia, Malta, Repubblica Ceca e Italia.

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