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Abu Dhabi vanta una natura quasi integra, perso solo l'1%

In cinque anni, habitat per specie animali a rischio

Redazione Ansa

(ANSAmed) - NAPOLI, 12 SET - L'emirato di Abu Dhabi ha visto un calo di meno dell'1% di media del suo habitat naturale negli ultimi cinque anni. Il dato emerge da una ricerca dell'agenzia di Abu Dhabi per l'ambiente (Ead) che ha valutato il mantenimento dell'habitat del Paese dal 2013 a oggi, includendo le zone montuose e la regione dell'Al Ain, le coste e le aree desertiche della regione dell'interno di Al Dhafra e la zona delle mangrovie ad Abu Dhabi city.

"Il risultato è molto positivo - ha commentato all'Arab News Razan Khalifa Al Mubarak, segretario generale dell'agenzia per l'ambiente - per le aree a rischio dell'interno e delle coste".

Abu Dhabi ospita circa 3.600 specie, ma altre vengono scoperte ogni giorno dagli scienziati. "Il modo migliore per assicurare la loro protezione - ha aggiunto Al Mubarak - è di salvaguardare il loro habitat naturale su cui oro contano per il cibo, il rifugio e la stessa sopravvivenza. La maggior parte delle specie a rischio più importanti di Abu Dhabi come il falco Unicolore, l'orice d'Arabia, il thar d'arabia e la tartaruga embricata, dipendono da questi habitat per sopravvivere". L'Ead è responsabile per la gestione del fragile habitat dell'emirato seguendo l'indicazione del governo che impone di mantenere intatto almeno l'80 degli habitat marini e terrestri del Paese: il rapido sviluppo urbano, industriale e delle infrastrutture che Abu Dhabi sta conoscendo in questi anni, mette sotto pressione le specie animali del Paese. La ricerca è stata portata avanti dall'Ead attraverso nuove tecnologie come la mappatura digitale dal satellite per confrontare le immagini e identificare eventuali cabiamenti d'uso del suolo dal 2013 a oggi. "La responsabilità dell'ambiente - ha concluso Al Mubarak - è collettiva e il risultato positivo arriva grazie a una forte collaborazione con il Dipartimento della Pianificazione urbana e le municipalità di Abu Dhabi, Al in e il dipartimento dei trasporti. Queste collaborazioni ci hanno aiutato a realizzare gli obiettivi per una crescita sostenibile e la protezione del nostro patrimonio naturale". (ANSAmed).

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