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Nuotano con piccolo laboratorio e studiano livello del mare

Riparte Geoswim, il progetto che mappa le coste del Mediterraneo

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 7 AGO - In mare con maschera e pinne, spingendo a nuoto un piccolo laboratorio galleggiante, per mappare i 23 mila chilometri di costa rocciosa del Mediterraneo con l'obiettivo di studiare le variazioni del livello del mare.

È iniziata dalle coste dell'Argentario in Toscana l'edizione 2018 di Geoswim, il progetto scientifico condotto da Enea e Università di Trieste, nato nel 2012. Da allora sono stati percorsi 250 chilometri dall'Istria a Trieste, con tappa a Malta e Gozo, in Sicilia (Egadi e Ustica), in Sardegna (alcune isole dell'arcipelago della Maddalena, Capo Caccia e Tavolara), nel Lazio (promontorio di Gaeta) e in Grecia (Paros), per un totale di oltre 550 chilometri percorsi a nuoto. Il piccolo laboratorio portatile è equipaggiato con telecamere, sonar e sonda per le analisi chimico-fisiche.

"Esplorando la costa da vicino riusciamo a osservare quello che satelliti e imbarcazioni non riescono a vedere, rivelando le variazioni della costa, i meccanismi di erosione costiera e formazione di grotte marine e individuando la presenza di sorgenti d'acqua dolce", sottolinea il geomorfologo Fabrizio Antonioli del laboratorio Enea di Modellistica climatica e impatti. Dopo la circumnavigazione dell'Argentario, questa edizione di Geoswim prevede anche l'esplorazione del limitrofo promontorio di Ansedonia.(ANSAmed).

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