(ANSAmed) - ROMA, 22 GIU - L'Organizzazione delle Nazioni Unite
per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao) e l'Agenzia Onu per i
rifugiati Unhcr hanno lanciato un nuovo manuale
(http://www.fao.org/3/I8309EN/i8309en.pdf) per fornire
suggerimenti e supporto nel ripristino delle foreste nelle aree
che ospitano popolazioni sfollate, dove spesso il legno
utilizzato come combustibile è essenziale, fatto che mette a
rischio la continuità di foreste e boschi.
Il rischio di deforestazione
L'Unhcr spiega in una nota che più di quattro persone sfollate
su cinque in tutto il mondo usano il legno come combustibile per
cucinare e riscaldarsi. Questo è il principale motivo del
degrado ambientale e della deforestazione in queste aree. "Con
l'aumentare delle crisi prolungate, abbiamo visto molte terre
degradate e senza alberi nelle aree di dislocamento. La Fao e
l'Unchr hanno sviluppato soluzioni a lungo termine necessarie
per creare fonti di energia, cibo e reddito durevoli e
rinnovabili. Abbiamo solo bisogno di attuarli su vasta scala",
ha detto Shukri Ahmed, vice responsabile Strategic Programme
Resilience della Fao. "Un approccio 'business as usual'
continuerà solo ad alimentare conflitti, poiché le comunità sono
in competizione per le scarse risorse e privano le future
generazioni di risorse naturali vitali". La gestione ambientale
responsabile "è parte integrante degli attuali approcci per la
gestione del fenomeno degli sfollati su larga scala e delle sue
conseguenze", ha sottolineato Andrea Dekrout, coordinatore
senior dell'Unhcr.
Suggerimenti per salvaguardia alberi
L'agenzia Onu ha riportato l'esempio dell'insediamento Bidibidi
in Uganda, una delle più grandi aree di accoglienza dei
rifugiati del mondo. Unhcr e Fao hanno stimato che il consumo
annuale di legno come combustibile è stato di 300 mila
tonnellate nel 2017. Se questo consumo resterà non gestito,
l'approvvigionamento del legno nell'area sarà dispobile solo per
i prossimi 3 anni, fino al completo esaurimento della foresta.
Per affrontare sfide come questa, la FAO e l'UNHCR hanno
pubblicato il manuale "Managing forests in displacement
settings", che "fornisce indicazioni pratiche su come accelerare
e sostenere il recupero e la rigenerazione delle foreste,
proteggere le foreste e piantare alberi per riabilitare terreni
degradati e sostenere il fabbisogno energetico", ha affermato
Arturo Gianvenuti, specialista in risorse forestali della Fao e
coautore del manuale. Il manuale raccomanda ad esempio di
piantare alberi a crescita rapida, preferibilmente autoctoni,
per generare una fonte costante di legna da ardere. Lo studio
suggerisce inoltre di piantare alberi per energia, legname, cibo
e foraggio, così da fornire opportunità di reddito per rifugiati
e popolazioni ospitanti.
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Manuale Unhcr-Fao per salvare foreste in aree sfollati
Rischio disboscamento per legno usato per cucinare e scaldarsi