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Portogallo in lutto, critiche a governo per disastro

62 morti in incendio Pedrogao, fiamme ancora avanzano

Portogallo: le fiamme ancora avanzano

Redazione Ansa

 - MADRID/LISBONA - Si poteva evitare l'inferno di Pedrogao Grande, o almeno ridurre la strage, i 62 morti, i 47 carbonizzati sulle 'strade della morte' dalle "fiamme che volavano", come ha raccontato un sopravvissuto? E' l'interrogativo che si pone il Portogallo, all'indomani della tragedia che ha colpito la tranquilla e boschiva zona rurale a est di Lleiria, vittima del più grave disastro della storia recente del paese.

Le fiamme intanto continuano ad avanzare, spinte dai venti violenti, dalle alte temperature e dalla vegetazione secca dopo settimane senza pioggia. Il cocktail micidiale che ha causato la notte da apocalisse vissuta dalla gente di Pedrogao. La situazine è stata definita "preoccupante" dal comandante della protezione civile Elisio Oliveira. L'incendio si è esteso alle province di Castelo Branco e Coimbra. Altri quattro grandi fuochi si sono accesi nel Portogallo centrale. Sono state chiuse due autostrade e tre strade statali e 2.200 pompieri lottano contro i 6 incendi con 685 mezzi a terra e 10 aerei. I Canadair hanno difficoltà però a operare per la immensa nuvola di fumo che sovrasta Pedrogao. Il Portogallo è in lutto per tre giorni. Le bandiere ovunque sono a mezz'asta. Il presidente Marcelo Rebelo de Sousa in un messaggio alla nazione ha ammesso che il disastro di Pedrogao solleva "interrogativi che ci angustiano", ma ha invitato a lasciarli da parte per concentrarsi per ora sulla lota contro le fiamme e l'aiuto alle vittime.

(ANSAmed).

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