(ANSAmed) - Roma, 30 Mar - Gli effetti che le politiche e la
gestione delle risorse idriche hanno sul fenomeno delle
migrazioni e sul proliferare dei conflitti su scala globale:
questo l'oggetto della conferenza "Le mani sull'acqua:
migrazioni ambientali e conflitti per il controllo dell'acqua",
che il Gruppo di volontariato civile GCorganizza venerdì 31
marzo a Bologna.
Secondo i dati dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo
Sviluppo (OCSE) nel 2050, circa 4 miliardi di persone potrebbero
vivere in zone dove l'acqua è scarsa o inaccessibile. Il Word
Economic Forum ha identificato la "crisi dell'acqua" tra i
maggiori rischi globali.
Una particolare attenzione sarà dedicata all'impatto che la
scarsità idrica sta avendo sulle popolazioni in Africa
sub-sahariana, Medio Oriente, con particolare attenzione alla
Siria, e nel Sud Est Asiatico. In tutte queste aree (GVC) opera
da anni e contribuirà al dibattito con la propria
testimonianza sugli interventi realizzati in emergenza e nei
progetti di supporto allo sviluppo economico. (ANSAmed).
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Migranti: le 'mani sull'acqua', convegno a Bologna
La crisi delle risorse idriche. Nel 2050, 4 miliardi a rischio