(ANSAmed) - TUNISI, 09 GIU - Si è appena conclusa a Degueche,
città del Jerid di 10 mila abitanti, a 10 chilometri a nord di
Tozeur, la seconda fase del progetto di compostaggio di rifiuti
''Le Oasi di El Oudiane''. Il progetto, nato nel 2012 grazie ad
un finanziamento della Chiesa Valdese e dell'Unione delle Chiese
Metodiste Valdesi con i fondi dell'8 per mille, ha realizzato in
concreto l'attivazione di un servizio di raccolta differenziata
dei rifiuti con il coinvolgimento dei cittadini di un quartiere
della città e del Comune stesso. I cittadini sono stati dotati
di due mastelli, uno per la raccolta differenziata della
frazione organica e uno per la la frazione resto. La frazione
organica viene poi trasportata in un impianto di compostaggio,
ai margini dell'oasi comunale di Degueche e trasformata in
compost da utilizzare nei terreni agricoli dell'oasi stessa.
Ora, l'intento è di coinvolgere altri 3000 abitanti (circa 500
famiglie) con il servizio di raccolta differenziata ''porta a
porta'' oltre, chiaramente, ai beneficiari del quartiere pilota
coinvolto durante la prima fase di progetto (250 famiglie). Il
sito di compostaggio dove verrà trasportata la frazione organica
dei rifiuti prodotti dai nuovi cittadini coinvolti sarà
implementato e meglio equipaggiato in futuro. Il compost
ricavato sarà poi ulteriormente analizzato e utilizzato in
agricoltura valutandone gli impatti positivi sulle diverse
coltivazioni di palme e alberi da frutto. Paolo Agostini della
cooperativa Erica, che ha seguito in loco l'intero progetto,
spiega ad ANSAmed che continuare a produrre compost coi rifiuti
domestici in zone aride potrà finalmente dare la possibilità di
rispondere a molte questioni urgenti come, per esempio, la lotta
alla desertificazione. Inoltre, continua Agostini ''questo
semplice esercizio di buone pratiche nella gestione dei rifiuti,
oltre a non avere eguali in tutta la zona del Maghreb, vuole
essere una sorta di esempio in piccola scala su come è possibile
affrontare problematiche difficili senza enormi investimenti,
aumentare la sensibilità in merito alle tematiche ambientali e
far diventare i cittadini parte attiva in questo tipo di
processi''. Il progetto è parte di un programma di cooperazione
più ampio, mirato allo sviluppo economico e il consolidamento
della democrazia partecipata in Tunisia, che vede impegnati una
molteplicità di soggetti quali Aica (Associazione Internazionale
per la Comunicazione Ambientale), comuni di Avigliana e Coazze,
cooperativa Erica, Comitato di Gemellaggio Coazze-Decazeville in
Italia e, in Tunisia, il comune di Degueche e l'Association de
protection et embellissement de l'environnement. (ANSAmed)
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Italia-Tunisia: prosegue compostaggio rifiuti a Degueche
Progetto punta a creare modello innovativo in campo ambientale