(ANSAmed) - NAPOLI, 6 MAG - Due barche a vela, 6 kayak e 569
miglia da percorrere da Agropoli fino a Tunisi in un ideale
viaggio della speranza all'insegna dello sport, della
solidarietà e della ricerca scientifica. E' l'iniziativa "Il
Mediterraneo: il mare che unisce", ideata da Raffaele Bove,
dirigente medico veterinario presso l'ASL di Salerno e
appassionato kayaker.
L'avventura partirà il 25 giugno dalla marina di Agropoli,
dove i kayaker partiranno alla volta di Tunisi, seguendo un
percorso che in 20 giorni toccherà Acciaroli, Camerota, Sapri,
Maratea, Cetraro, Amantea, Tropea, Panarea, Lipari, Porto Rosa,
Gregorio Bagnoli, Agata di Militello, Cefalù, Palermo,
Terrasini, Vito lo Capo, Favignana, Mazara del Vallo,
Pantelleria, Kelibia e, infine, la capitale della Tunisia.
Oltre a essere un viaggio fortemente simbolico, quello
Agropoli-Tunisi sarà un percorso che darà vita ad un
documentario sulla fauna marina con protagonista la tartaruga
Caretta caretta. Dell'animale, in via di estinzione, verranno in
particolare censiti i siti di nidificazione. Nel programma anche
attività di avvistamento, segnalazione e primo soccorso di
animali in difficoltà o feriti; la promozione della "Dieta
mediterranea" e delle attività di pesca locali tunisine con la
collaborazione di esperti in food safety and security; e infine
uno studio di fattibilità specifico per l'area del Maghreb, al
fine di migliorare le condizioni di vita dei rifugiati nei
centri di prima accoglienza.
"Il nostro obiettivo - afferma in una nota Kilani Deguiche,
della Direzione Generale dei Servizi veterinari tunisini - è
proteggere la salute e il benessere degli animali, garantire la
sicurezza degli alimenti e contribuire alla salvaguardia della
biodiversità, e questo progetto è un felice esempio di come
questi traguardi possano essere raggiunti puntando sui valori
aggiunti dell'amicizia tra i popoli e della cooperazione
internazionale".
La partnership tra medici veterinari italiani e tunisini
fa inoltre da preludio a uno studio su "La resilienza nel
settore agricolo e della pesca" volto a offrire alle popolazioni
del Nord Africa un'occasione di crescita e sviluppo in questi
due settori. "Il viaggio - spiega Raffaele Bove - metterà alla
prova la resistenza e la tenacia dei kayaker e consentirà agli
esperti presenti a bordo di realizzare un'approfondita e
realistica analisi sullo stato di salute del Mar Mediterraneo e
sulle tradizioni legate alla pesca ed alla dieta mediterranea.
Tutti i dati saranno poi registrati ed analizzati dal gruppo di
ricerca, che estrapolerà informazioni fondamentali per la
stesura di ulteriori progetti incentrati su argomenti sia di
carattere etico-sociale che tecnico-scientifici". (ANSAmed).
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Avventura in Kayak da Agropoli a Tunisi per ricerca marina
Si parte il 25/6, anche accoglienza profughi in Maghreb fra temi