(ANSAmed) - TUNISI, 16 NOV - Appuntamento oggi a Gammarth con
la Conferenza internazionale del progetto finanziato dall'Unione
europea ''Med-Phares'', nato nel 2014 per la creazione di una
rete internazionale per la messa a punto di strategie per
conservare, recuperare e valorizzare fari e stazioni semaforiche
e rendere così questo patrimonio un'attrazione a livello
mondiale.
Il progetto coinvolge Francia (con i semafori de La Mortella
e di La Pietra, in Corsica, e il faro di Grand Rouveau), Tunisia
(isole di La Galite, Zembra e Zembretta), Libano (faro della
città di Tiro) e Sardegna (con le tre stazioni semaforiche
pilota di Sant'Elia-Cagliari, Sant'Antioco e Asinara).
Fondamentale per il successo dell'iniziativa dell'Unione europea
è il coinvolgimento dei cittadini. Il programma infatti mira ad
innescare processi di partecipazione e condivisione con i
portatori d'interesse locali.
La conferenza di Tunisi, incentrata sulla definizione delle
strategie del progetto Med-Phares, è organizzata dall'Apal
(Agence de protection et aménagement du Littoral), ente pubblico
che si occupa della gestione del demanio marittimo tunisino e la
conservazione delle spiagge e degli ecosistemi del Paese
nordafricano. (ANSAmed).
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Ambiente: a Tunisi conferenza su progetto Ue Med-Phares
Rete dei fari Med coinvolge Sardegna, Francia, Tunisia, Libano