Rubriche

Parte Slow Fish, con Sos su salute del Mediterraneo

Sempre più catrame e microframmenti plastica

Redazione Ansa

(ANSAmed) - GENOVA, 19 MAR - "Siamo alla settima edizione di Slow Fish ma la situazione degli oceani e del Mediterraneo è peggiorata. Il deleterio accaparramento delle terra da parte delle multinazionali si consuma anche in mare a scapito dell' equilibrio dell'ecosistema e quindi del pescato e delle piccole comunità della pesca". Lo ha detto il presidente di Slow Food, Carlo Petrini, presentando a Genova la settima edizione di Slow Fish, in programma al Porto Antico (14/17 maggio).

A Slow Fish, che punta su informazione e educazione delle nuove generazioni, pescatori e consumatori saranno tra i protagonisti, ha detto Petrini: "Contadini e pescatori sono i più maltrattati delle filiera del cibo. Dobbiamo avere a cuore chi prende meno, chi è più debole di fronte alle multinazionali". Per Petrini "c'è speranza che la governance del Mediterraneo riesca a superare il disastro. Il governo ha iniziato un lavoro serio di una mappatura del mare e delle coste, credo nella potenzialità di ripresa perchè abbiamo ancora tante bellezze, ma bisogna ripartire dalla agricoltura, dal mare e dalla economia primaria".

Lancia l'allarme anche il direttore scientifico di Slow Fish, Silvio Greco: "è confermato che nel Mediterraneo ci sono 38,2 milligrammi di catrame pelagico per metro cubo contro lo 0,2 del Giappone. Ma la novità negativa sono i frammenti di microplastica: 100.000 per chilometro quadrato".(ANSAmed).

Leggi l'articolo completo su ANSA.it