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Clima: allarme Onu per coste di Marocco ed Egitto

Rischio innalzamento mari in rapporto per conferenza Amcen

Redazione Ansa

(ANSAmed) - IL CAIRO, 9 MAR - Un nuovo allarme per l'impatto devastante che i cambiamenti climatici potrebbero aver sul continente africano, e in particolare per Egitto e Marocco sul fronte dell'innalzamento dei mari, è emerso durante una recente conferenza dell'Onu svoltasi al Cairo.

Nella 15/a Conferenza ministeriale africana sull'ambiente (Amcen) è stato pubblicato un rapporto che sottolinea come i costi per far fronte ai cambiamenti climatici potrebbero gradualmente arrivare a costare all'Africa fino a 250-500 miliardi di dollari l'anno nel 2050 anche sperando che il riscaldamento globale aumenti di meno di 2 gradi centigradi. Una soglia peraltro che il mondo è avviato a superare secondo l' "Emissions Gap Report 2014" del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (Unep). E proprio su un altro rapporto dell'Unep, il "Global Adaptation Gap Report 2014", si basa il dossier presentato al Cairo per avvertire inoltre il mondo che l'Africa è il continente per il quale ci si aspettano le variazioni climatiche più precoci che in qualsiasi altra parte del globo, rendendo la necessità di adattamenti più urgente che altrove: un "grave impatto", ha sintetizzato un comunicato dell'Unep, è atteso sulla produzione agricola e quindi la disponibilità di cibo, la salute umana e l'accesso all'acqua potabile. In possibile mondo "a 4 gradi" Celsius sopra la norma, il rapporto intitolato "Africa's Adaptation Gap" prevede per il continente nero un innalzamento dei mari più rapido della norma, con punte di 80 centimetri sopra quelli attuali nel 2100 lungo le coste dell'Oceano indiano e di quello Atlantico "con un numero particolarmente alto di persone a rischio di inondazione nelle città costiere di Mozambico, Tanzania, Camerun, Egitto, Senegal e Marocco", precisa la nota. "Sono in gioco milioni di persone e i loro mezzi di sussistenza", ha avvertito Binilith Mahenge, presidente dell'Amcen e ministro dell'Ambiente della Tanzania. Anche solo un aumento di due gradi della temperatura globale "metterebbe a rischio di malnutrizione il 50% della popolazione del continente africano", ha dichiarato ancora il ministro.

Le risorse finanziarie del continente sono insufficienti per far fronte al previsto impatto, rileva inoltre il rapporto e viene quindi definito "importante" integrare i finanziamenti internazionali per i paesi africani, incluso il rispetto "Cancun climate finance commitments". "A causa dell'entità della sfida, bisognerebbe esaminare ulteriormente" la possibilità "di mobilitare risorse internazionali, regionali e nazionali finora inutilizzate", ha consigliato il direttore esecutivo dell'Unep, Achim Steiner.

L'Amcen, che ora comprende 54 paesi, è stata creata nel 1985 e la sua prima conferenza si era svolta proprio in Egitto 30 anni fa. Per il paese culla di questa istituzione i media egiziani sottolineano uno studio secondo il quale un miglioramento dell'efficienza energetica potrebbe consentire all'Egitto di risparmiare il 30% del suo consumo di elettricità.

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