(ANSAmed) - TUNISI, 05 FEB - Favorire attraverso un programma
congiunto, una strategia d'azione per la protezione e lo
sviluppo sostenibile delle coste, anche favorendo uno sviluppo
economico delle comunità locali, che dall'utilizzo dei litorali
possono trarre un concreto rilancio delle attività turistiche.
Questi gli obiettivi del progetto Enpi di cooperazione
transfrontaliera MEDCOT (Methodologies Durable pour la
Rehabilitasion et la Valorisation du Littoral Cotier) che vede
come capofila il comune di Castelvetrano insieme al Consorzio
Universitario Provincia di Trapani, il comune di Hammam-Lif
(Tunisia) e la Facoltà di Scienze dell'Università di Bizerte.
MEDCOT prevede due approcci differenziati e complementari,
nell'ottica della riqualificazione e fruizione delle coste
sottoposte al fenomeno di spiaggiamento della Posidonia: in
Tunisia è prevista la rimozione delle cause che ne hanno
prodotto il fenomeno dello spiaggiamento, mentre in Sicilia
verrà avviata una sua valorizzazione attraverso la
trasformazione da rifiuto a risorsa per il territorio. I gruppi
coinvolti sono le amministrazioni locali, gli imprenditori del
turismo balneare mentre i beneficiari finali sono i fruitori
delle coste e i residenti che vivono dei proventi del turismo.
Spiega ad ANSAmed il responsabile comunicazione del progetto
Vincenzo Corseri che MEDCOT vuole essere anche l'occasione per
instaurare un tavolo tecnico di confronto permanente, tra organi
politici (italiani e tunisini), per una gestione congiunta delle
problematiche legate all'utilizzo dei litorali nel Mediterraneo.
Ma soprattutto il progetto prevede la messa a punto di linee
guida per la gestione integrata ed ecosostenibile dei residui
spiaggiati di Posidonia (raccolta, pre-trattamento e
compostaggio) per l'ottenimento di compost da utilizzare come
ammendante del terreno o substrato di coltivazione. Lo
smaltimento dei residui spiaggiati di Posidonia incide in
maniera ragguardevole sui bilanci di molti comuni costieri che
ogni anno effettuano la raccolta, il trasporto e il conferimento
in discarica di migliaia di tonnellate di biomasse, per evitare
disagi alla fruizione turistica dei litorali. Lo spiaggiamento
dei residui di Posidonia, infatti, rappresenta un problema
soprattutto per i comuni costieri a maggiore valenza turistica,
costretti a ripetute e costose attività di pulizia e
smaltimento. Inoltre, in assenza di linee guida definite circa
le modalità di intervento e gestione, la rimozione di tali
biomasse può provocare danni agli ecosistemi costieri. I residui
spiaggiati di Posidonia,(le c.d. banquettes), svolgono una
funzione protettiva dei litorali sabbiosi nei confronti
dell'erosione, riducendo l'energia del moto ondoso, e
trattenendo grandi quantità di sabbia. Nello specifico Medcot
prevede l'implementazione di un'azione pilota di
ristrutturazione della costa di Hammam Lif (50% della spiaggia),
con la modifica delle barriere frangiflutti ed il riequilibrio
della circolazione dell'acqua marina e l'allestimento di un
impianto pilota per il compostaggio ed utilizzo in agricoltura
dei materiali ottenuti. La seconda riunione del Comitato di
Pilotaggio del progetto MEDCOT si terrà ad Hammamet, il 19,20,21
febbraio 2015, presso l'Hotel El Mouradi. (ANSAmed)
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Italia-Tunisia:MEDCOT,recupero coste e sviluppo sostenibile
progetto Enpi per sfruttare spiaggiamento Posidonia