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Italia-Tunisia:progetto Enpi Divin, biodiversità dei vini

Sicilia e Tunisia verso Cluster Bio Mediterraneo di Expo 2015

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI, 17 DIC - Sostenere l'integrazione delle filiere produttive nel settore alimentare e in quello della vigna e del vino e promuovere strategie innovative per l'analisi e il miglioramento genetico delle varietà di viti autoctone secondo modelli standard. Questi gli obiettivi del progetto europeo Enpi CBC Med di cooperazione transfrontaliera coordinato dall'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IAMC-CNR) insieme a Istituto di Bioscienze e Biorisorse (IBBR) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Centro di Biotecnologie di Borj - Cedria (CBBC), Institut National de la Recherche Agronomique de Tunisie (INRAT), Direction Générale de la Production Agricole (DGPA) e Associazione ''Strada del vino Alcamo Doc''. Dopo l'appuntamento dello scorso giugno a Tunisi per sottoscrivere il regolamento del progetto, giovedì 18 e venerdì 19 dicembre, gli esperti tunisini ed italiani saranno in Sicilia, nell'alcamese, per la riunione del comitato di pilotaggio di Divin per affrontare questioni legate alla capitalizzazione delle buone pratiche.

Nelle due giornate si parlerà di marketing del vino e nuove frontiere per la competitività in chiave transfrontaliera e trans-regionale. Sicilia e Tunisia verso il Cluster Bio Mediterraneo nell'ambito di Expo Milano 2015, vitivinicoltura, filiere agroalimentari di qualità e innovazione per lo sviluppo, analisi genetica e certificazione di qualità per il vino, biotecnologie applicate alla filiera vite-vino, analisi genetica dei vitigni e certificazione genetica del vino, ricerca scientifica e trasferimento tecnologico nella filiera vitivinicola nella prospettiva della cooperazione transfrontaliera italo- tunisina, e di come capitalizzare i risultati della ricerca per il riuso nel settore vitivinicolo.

Scopo finale del progetto è quello di sviluppare ricerche e soluzioni tecnologiche per prevenire e curare le patologie della vite e per certificare e tracciare la qualità del vino prodotto in Italia e in Tunisia. I benefici del progetto, della durata di 18 mesi, ricadranno su tutti i territori dell'area di cooperazione in quanto, nella parte finale del progetto, verranno sviluppate azioni di marketing congiunte per la creazione di un marchio d'area e l'ampliamento delle esperienze delle ''strade del vino'' per creare itinerari turistici tematici che colleghino le zone di produzione siciliane e quelle tunisine. Attività tutte finalizzate a rinforzare l'integrazione italo-tunisina della filiera agroalimentare vitivinicola, sia attraverso il consolidamento della cooperazione tra poli tecnologici e centri di ricerca, sia grazie allo sviluppo di azioni mirate per la promozione reciproca dei prodotti mediterranei in occasione di Expo 2015. (ANSAmed)

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