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Tunisia, evento Ue su miglior gestione risorse idriche

ACCBAT inaugura sito irrigazione con acque reflue trattate

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI, 29 OTT - Migliorare la domanda idrica in agricoltura introducendo pratiche di gestione agricola che siano in grado di soddisfare i bisogni del settore attraverso un utilizzo piu' efficiente dell'acqua e l'impiego di acque reflue trattate per l'irrigazione. Questo l'obiettivo del progetto europeo ACCBAT, coordinato dall'Istituto per la cooperazione universitaria (Icu) di Roma, al quale è dedicata la conferenza che si è aperta oggi a Nabeul in Tunisia alla presenza del Governatore della Regione Mohamed Akremi Hamdi. L'evento, intitolato "Il progetto strategico ACCBAT, realizzazioni e prospettive", è stato l'occasione per fare il punto sullo stato di attuazione del progetto finanziato dall'Ue nell'ambito del programma di cooperazione trans-frontaliera IEVP CTMED, che coinvolge Tunisia, Italia, Libano, Giordania, del valore di 5 milioni di euro e della durata di 3 anni. Sono stati presentati i risultati delle attività realizzate da Icu e i suoi partners, il Centro nazionale giordano per la ricerca agricola, il ministero libanese dell'Agricoltura, il ministero tunisino dell'Agricoltura e l'Autorità italiana del Bacino del Po. In particolare sono state illustrate le azioni pratiche coordinate dal progetto in Tunisia, Giordania e Libano in materia di migliorata gestione delle risorse idriche per l'agricoltura, attraverso l'uso di nuove tecnologie come impianti di irrigazione di nuova concezione che permettono l'economizzazione dell'acqua e l'impiego di acque reflue depurate che costituisce, tra l'altro, uno dei punti cardine delle politiche di tutela ambientale a livello europeo. "La Tunisia ha investito molto in questo progetto, che consente un risparmio del 30% del consumo acque fresche grazie all'uso di acque reflue trattate, ed ha intenzione di implementarlo in più regioni del paese, bisogna però attuare politiche di convincimento degli agricoltori" ha dichiarato Dhahbi Ghanmi, responsabile Accbat in Tunisia. Il presidente dell'Icu, Giovanni Diana, nel suo intervento ha ribadito l'importanza della cooperazione tra attori Med per riuscire ad affrontare con successo il problema della penuria dell'acqua nei paesi del Mediterraneo, e la necessità di agire anche a livello di formazione degli operatori agricoli. L'evento di Nabeul mette in luce una storia di successo nell'ambito della cooperazione trans-frontaliera nel bacino del Med in materia con l'inaugurazione nel pomeriggio a Oued Souhil di una stazione pilota per la dimostrazione di tecniche d'irrigazione con acque reflue trattate. (ANSAmed) Leggi l'articolo completo su ANSA.it