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Expo: partenza sprint, visitatori oltre le previsioni

Code ai tornelli nonostante incidenti provocati dai black bloc

Expo 2015: secondo giorno d'apertura

Redazione Ansa

(di Bianca Maria Manfredi)
RHO (MILANO) - Sono stati più del previsto i visitatori arrivati a Expo nel giorno dell'inaugurazione,
nonostante la pioggia e gli incidenti di demenziale violenza ad opera dei black bloc che hanno devastato le vie del quartiere intorno a piazzale Cadorna. "Siamo andati al di là delle aspettative" ha detto il commissario, Giuseppe Sala, senza confermare ufficialmente le stime di 200 mila presenze nel primo giorno di apertura ma annunciando che negli ultimi due giorni sono stati venduti un milione di biglietti.
Merito (anche) del concerto di Andrea Bocelli in piazza Duomo del 30 aprile durante il quale è stato acceso, in collegamento dal sito di Expo, l'Albero della vita, la macchina scenica di 35 metri che è in qualche modo l'icona dell'esposizione. Un concerto visto dal vivo da oltre 20 mila persone e da più di sei milioni in televisione. E merito anche della cerimonia di apertura trasmessa in diretta ieri mattina seguita da più di quattro milioni di italiani.
E' stato Sala a salire per primo sul palco e esclamare un liberatorio "finalmente". Dopo di lui il sindaco Giuliano Pisapia per dire, fra gli applausi, "ce l'abbiamo fatta". Papa Francesco, in collegamento video, ha chiesto che la solidarietà diventi globale e che l'esposizione universale aiuti a combattere la fame e gli sprechi. E poi è toccato al presidente del Consiglio, Matteo Renzi convinto che sia iniziato "il domani dell'Italia", che deve ancora scrivere la sua pagina più bella.
"L'Italia s'è desta, siam pronti alla vita" ha detto citando la fine dell'Inno di Mameli rivista da un coro di voci bianche. Un finale che poi ha scatenato una ridda di polemiche, ma fra i presenti soprattutto commozione. E polemiche ci sono state anche perché, nei ringraziamenti a chi ha permesso ad Expo di esistere, ha citato l'ex sindaco Letizia Moratti e l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ma non altri seduti fra il pubblico a partire dall'ex premier Romano Prodi.
Il suo primo grazie, però, è stato per i lavoratori e le lavoratrici che hanno materialmente costruito il sito. Sono stati alcuni di loro a portare la bandiera che è stata issata prima del passaggio delle frecce tricolori.
"I dati tv - ha sottolineato il ministro Maurizio Martina che ha la delega ad Expo - sono la prova che abbiamo aperto una bellissima stagione". E il numero di biglietti venduti e di visitatori (con code in diversi padiglioni, attese a tutti i ristoranti che ieri hanno incassato ben più delle aspettative) dimostrano che i violenti anzi ''gli squadristi hanno perso, Non sono riusciti ad offuscare il messaggio dialogante di festa di Expo - ha aggiunto Martina - e non hanno rovinato l'entusiasmo per l'esposizione". Anche stamattina alle 10 ai tornelli d'ingresso c'era qualche coda. Una questione su cui "mettere a punto la macchina" anche se i controlli, secondo Sala, "non sono troppo rigidi". La sicurezza è alta con mai meno di mille uomini all'interno nel sito (inclusi vigilanza, alpini, guardia di finanza,
carabinieri, polizia locale e persino agenti della polizia penitenziaria).
Incassato il successo del primo giorno, oggi il commissario ha ricominciato con una riunione insieme ai collaboratori con una lista delle cose da fare: segnaletica da montare nel giro di un paio di giorni e arredo urbano (vedi panchine) da allestire.
Ma tutto fattibile. E adesso Sala si può anche abbandonare a qualche confessione. "Penso di essermi messo in testa tre mesi fa, non prima che ce l'avremmo fatta. Ma abbiamo fatto un buon lavoro e adesso comincia una sceneggiatura diversa, che dura sei mesi".(ANSAmed).

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