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'Gli italiani entrano nella vita delle popolazioni che studiano'

La via all'archeologia di Lugli, studiosa di popoli nomadi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 09 MAG - "La strada italiana è la nostra capacità di modulare la nostra professionalità e scientificità insieme alla nostra capacità di entrare nella vita delle popolazioni che studiamo". Lo ha detto Francesca Lugli, etnoarcheologa che studia da anni le popolazioni nomadi in Mongolia e in Russia a margine della Giornata dell'archeologia italiana all'estero promossa dalla Farnesina.
    Lugli ha studiato la vita delle popolazioni nomadi e cacciatrici "negli accampamenti invernali, entrando in contatto con loro, vivendo a temperature anche 50° sotto lo zero, nelle stesse tende nelle quali vivono loro". Questo ha permesso di "farsi accettare sia dai nomadi che dalle istituzioni locali che hanno apprezzato moltissimo la nostra capacità di entrare nelle pieghe più infinite del nomadismo che è una cultura estremamente complessa" ha concluso l'etnoarcheologa. (ANSA).
   

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